La vita in un piccolo paese - 11
Data: 15/12/2018,
Categorie:
Etero
Autore: gioviaf
... che... Che vizioso che sei, come mi ecciti, sei proprio simile a me, siamo fatti per intenderci. Sai, io, da quando mia madre è in clinica, ho provocato mio padre e siamo allo stesso punto. Oh! Come mi tocchi bene, birichino, tua madre è una bella donna ed hai fatto bene. Oh! Continua a masturbarmi, non smettere”. “Mia madre è molto bella e ci corichiamo nello stesso letto”. “Caspita, col cazzo che hai, sai che è come quello d’un adulto, quando gliel’hai messo avrà goduto, che cazzo!”. “Anche tu hai una fica da donna, salvo i peli. Mi piace che non siano ancora folti così si vede meglio il sesso”.
“Allora mi hai visto con la venditrice”. “Sì, con Yvonne. Lei ama le donne ed è anche molto calda. E’ l’amica di mia madre”. “E’ vero? Mi piacerebbe coricarmi cono tua madre, lei è una bella donna e io sono una viziosa. E Yvonne, l’hai chiavata?”. “Sì, è tutto merito di mia madre. Loro due si leccano da diversi anni e lei ha voluto che Yvonne partecipasse al nostro piacere. Lei si è masturbata mentre io ero su mia madre, dopo io l’ho fottuta e mia madre, a sua volta, si masturbava. Poi mi hanno mostrato quello che facevano loro due”. “E tu?”. Olimpia agitò la mano nella parte bassa del suo ventre come un uomo che si masturba. Guido fece di sì con la testa poi si abbandonò sul ventre della fanciulla.
“Sì, mettimelo, voglio sentire la tua grossa verga, non sono più vergine e so chiavare”. “Con chi l’hai fatto” chiese Guido mentre la penetrava duramente “Solo con tuo padre?”. ...
... “No, col Vicario, ma con lui ci siamo solo masturbati e succhiati. Gli piace tanto. Ma adesso continua, sono già prossima a godere talmente sono eccitata. Sentire la tua verga in me, ce l’hai grosso come mio padre. Vai, uccidimi, ah dovremmo poterlo fare tutti e due nudi mentre tua madre ci guarda o mentre gioca con Yvonne. Vorrei divertirmi con loro e leccarle; come deve essere bello leccare una donna come tua madre. Oh! Come sei duro! Continua, sto per sborrare, ci sono, sborra anche tu, godiamo insieme, con mio padre è accaduto sovente. Oh! Quanto sperma, come mi inondi. Quanta me ne dai”.
Poco dopo Guido era sempre sopra di lei e promise ad Olimpia di portarla a casa sua e di presentarla a sua madre. Non dubitava del risultato. Simona non avrebbe chiesto di meglio che di abbandonarsi al piacere con lei. Lo stesso era per Olimpia che curiosa, gli chiese delle spiegazioni. E quando Guido le raccontò la storia dei cazzi finti, lei lo zittì e si mise a tremare. Il ragazzo sentì che la vagina si contraeva stringendogli il cazzo ormai nuovamente duro. “Tienimi, tienimi, sto per venire di nuovo. Quello che mi dici mi eccita terribilmente. Sì, stringimi forte, mi piace, tu chiavi così bene, ah mamma, com’è bello, io godo, baciami, Guido, baciami. Non ho mai sentito così bene una verga in corpo, mi rendi felice”. Emise un lungo rantolo quando Guido si abbandonò sopra di lei, scuotendo lentamente le reni, penetrando maggiormente nella sua fica bagnata e stringendola a sé con una ...