I giochi di Serena e Simone Seconda Parte
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Saretta
... sommerso fino al torace. Simone si accorse subito che quel tizio si stava toccando, oramai si appoggiava da quasi 3 minuti alla piscina solo con un braccio. Si sta masturbando guardando come godi...E lo farà anche da solo, a casa, ripensando a questo momento. A quelle parole Serena ebbe uno degli orgasmi più forti mai provati. Si immerse totalmente nell’acqua e si tirò su il costume. Tornata a galla baciò intensamente Simone e gli sussurrò: Grazie…. Al ricordo di quell’esperienza, Serena sentì inumidirsi gli slip, incosciente del fatto che quell’esperienza avrebbe avuto un forte seguito, proprio quella sera. Come fossero arrivati a spingersi così oltre con le loro fantasie era qualcosa che Serena faceva fatica a ricordare, il che la sollevava e la faceva sentire bene. Voleva dire che tutto era successo in maniera naturale e che i loro desideri erano semplicemente sfociati nei giochi che mettevano in pratica. Ma non c’era tempo per fantasticare o riflettere, era tardi. In fretta e furia si dette l’ultima passata di rimmel e corse in salotto per mettersi il vestito. Se lo infilò dalla testa, era molto elastico e si adagiava bene sul suo corpo. Si sentì subito comoda, poi andò a guardarsi allo specchio. Mio Dio pensò…..si vede tutto!!! La parte di sopra aveva davvero una scollatura profondissima, i suoi seni erano appena appena coperti ma muovendosi c’era il rischio che rimanessero all’aria. Ma non era tutto. La parte di sotto le arrivava appena sotto il sedere, chinarsi o ...
... accucciarsi sarebbe stato praticamente impossibile. Ciò nonostante, guardandosi così, allo specchio, pensò che non fosse semplicemente sexy ma assolutamente spudorata. La cosa la eccitò e la preoccupò allo stesso tempo. Ma non ebbe il tempo di pensarci. Le chiavi si mossero nel portone, Simone entrò esausto e sudato. La guardò intensamente da lontano. Ti sta bene, disse. Si avvicinò, la baciò e si tuffò sotto la doccia. Non era di troppi complimenti Simone. Non amava lusingare se non era strettamente necessario. Ma bastava un suo sguardo per far capire se approvasse o meno. Sotto la doccia, la schiuma bianca del sapone contrastava la sua pelle scura. Anche Serena era bianca come quel sapone, così bianca che una volta, mettendo i loro corpi nudi a confronto, gli disse che avrebbero potuto fare uno spot per l’ integrazione interrazziale. Simone sorrise ripensando a quella frase, uscì dalla doccia e si asciugò. Indossò una camicia bianca con le maniche tirate su a tre quarti e un paio di pantaloni di cotone blu. Mi metto le scarpe e sono pronto. Varcato il portone, Serena si sentì immediatamente al centro dell’attenzione. Non c’era persona, sia donna che uomo, che non potesse notarla. Pensò che quell’abito era probabilmente adatto per un night club e non per un aperitivo in spiaggia. Ma si sa che all’imbarazzo ci si abitua in pochi minuti. Il tempo di arrivare alla macchina e già Serena camminava con disinvoltura. Salirono e Simone mise in moto. Il suo sguardo era fisso sui suoi seni ...