I giochi di Serena e Simone Seconda Parte
Data: 16/12/2018,
Categorie:
Esibizionismo
Autore: Saretta
... nudi e liberi sotto quella misera stoffa di lycra. Bene, deduco quindi che avrai gli slip. Solo uno, ricordi? Da mesi avevano stipulato un patto giocoso: tutte le volte che si fossero visti, Serena avrebbe potuto indossare solo un indumento intimo, quindi o slip o reggiseno. Serena allargò leggermente le gambe, prese la mano di lui e la portò sul suo sesso nudo. Lui la guardò un po’ sorpreso: brava la mia zozza. Adesso preparati… Serena sapeva benissimo che non l’avrebbe masturbata in macchina né lo avrebbe fatto lui. Si notava già una bella erezione attraverso quei pantaloni blu ma avrebbe saputo gestirla bene. Lungo la darsena c’erano almeno 10 locali fra cui diversi bar. Alcuni un po’ più alla moda, altri più spartani. Simone che li conosceva uno per uno prese per la mano Serena e la trascinò in uno di quelli dove ti servono i cocktail dei baristi acrobatici. Elegante ma non troppo come posto. Si sedettero entrambi al bancone su due sgabelli. La gonna di Serena si alzò vertiginosamente una volta salita sullo sgabello. Incrociò subito le gambe ma aveva le cosce totalmente scoperte. Simone sorrise e ne accarezzò una, sorridendole maliziosamente. Bevvero entrambi due vodka martini con dei piccoli stuzzichini salati. Ci mise poco l’alcol a fare il suo effetto. Ti piace allora questo vestito? Simone la guardò serio e le disse: beh fammi un po’ vedere. Sollevò un lembo della parte di sopra e spiò uno dei suoi seni, lei fece il gesto istintivo di coprirsi. Lui si mise a ridere ...
... e cominciarono a parlare un po’. Stamattina ti sei sbizzarrita con gli operai….Lei annuì e gli sussurrò all’orecchio che dopo la sua performance si era masturbata sotto la doccia. Lui la afferrò con un pochino di forza per i capelli e le disse a sua volta: stasera non ne avrai bisogno. Gli occhi del locale erano tutti per lei, per quel vestito scandaloso ma nessuno osava avvicinarsi, anche perché era in compagnia di un uomo che dal comportamento poteva essere il marito. Quegli sguardi indiscreti ormai non bastavano più a Simone. Voglio vederti muovere. Uscirono dal locale ed entrarono in quello accanto. La diversità era abissale: c’erano 3 biliardini, due tavoli da ping pong e uno da biliardo. La concentrazione era quasi totalmente maschile. Un’unica signora, sulla settantina, leggeva una rivista di gossip, seduta al tavolo, sorseggiando una birra. Giochiamo? Chiese Simone. Serena annuì. Simone tirò fuori dalla tasca delle monete e ne inserì una in uno dei biliardini. Avanti, ti sfido. Serena sapeva benissimo dove voleva arrivare e non esitò a farsi trascinare. Iniziarono la partita, Serena era molto competitiva e iniziò a giocare in maniera quasi seria. I suoi movimenti a volte bruschi, in più di un’occasione avevano scoperto i suoi seni, facendo distrarre Simone e facendogli prendere diversi gol. Quello però che Serena non aveva visto ma che Simone stava apprezzando, erano i due tizi seduti dietro di lei che si godevano il panorama di quella svergognata. La gonna, alzata ...