1. Ultima notte amsterdam


    Data: 18/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Alvertn

    Ultima notte: Amsterdam
    
    Il box doccia di discrete dimensioni, la prima parte con ganci per appendere abiti ed oggetti, ripiano grigliato per scarpe o altro protetto dal getto di acqua da una paretina.
    
    Luca mi spinge dentro e lui mi segue. Protesto che possono vederci.
    
    Mi tacita con indice e medio in bocca, che mi ordina di succhiarli.
    
    Mi fa spogliare continuando a succhiargli le dita e poi si fa spogliare.
    
    Mi spinge sotto e apre l’acqua. Toglie le dita e mi prende per le chiappe stringendomi forte a se e bacia, mi bacia profondamente e la sua lingua mi scruta ogni angolo della bocca.
    
    Sento l’acqua calda sul corpo, sento Luca che mi stringe, sento la sua voglia uscire dal sesso, diventato nuovamente duro, sento le sue due dita da me succhiate muoversi e cercare il mio buchetto, lo trovano, risalgono, allargano, entrano salgono, si piantano, forzano, violentano, e il bacio non finisce più.
    
    Le dita trastullano la mia cavità anale, Girandomi escono le dita, la cappella si posiziona, sussurra “tutto per te” e con un sol colpo duro, forte massacrante, mi apre e sfonda sino a sentire le sue palle sbattere su di me. Un urlo strozzato dalla paura di essere sentito, un male indescrivibile, che si attenua con il pompare lento e delicato che ora segue a questa folle entrata.
    
    Io sono con le mani appoggiare alle piastrelle, le braccia tese, la testa sotto il getto caldo della doccia, l’acqua che scende lungo il mio corpo, Le gambe ben divaricate, le chiappe strette ...
    ... che sentono perfettamente ogni momento di quel cazzo enorme che mi sta entrando ed uscendo, il mio duro che vibra, le balle strette nella borsa che si è rimpicciolita e tesa, e le sue mani che dai fianchi vanno ai capezzoli tirandoli sino a farmi male, e poi al cazzo menandolo, alle palle stringendole e facendomi saltare per la morsa, e poi impuntarsi sui fianchi ed inizia la sua cavalcata. Il ritmo accelera, il fiato si allunga, ansima, quasi fosse un mantice e sempre più veloce entra ed esce da me in me, mi brucia ma godo, mi brucia ma lo voglio tutto, mi brucia e desidero lui, Lui, LUI tutto in me. I colpi sempre più violenti, profondi, soste in fondo dentro oltre il dentro diventano attimi e poi secondi e poi più nulla. Infine vibra, si gonfia ancora, rulla e sento che geme ed il getto inizia, con colpi fondi e secchi fuoriesce il suo succo, ad ogni rientrata un fiotto caldo mi riempie, lungo, ed ad ogni colpo scivola meglio, lubrificato, e sento che qualcosa che mi esce e scivola ma viene successivamente lavato del getto della doccia. Lascia i miei fianchi e si appoggi a me con tutto il corpo, ma non esce, e non vorrei che uscisse.
    
    Il suo cazzo perde pochissimo consistenza quando viene, da marmoreo diventa duro, ma sempre grande grosso lungo.
    
    Il suo respiro riprende la normalità e con esso piano riprende a scoparmi lentamente, “bello vero mia piccola dolce troia” ed io annuisco in silenzio.
    
    Mi scopa e ora ha il mio in mano e mi sega con lo stesso ritmo, entra e ...
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