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Notte in treno
Data: 20/12/2018, Categorie: Etero Autore: Minero
... quando la mia ex si è voluta trasferire a Roma, ho dovuto far quel lavoro, per guadagnare di più» non volevo più parlare. Lei seguì le istruzioni e si piegò, usando ora la bocca come strumento di piacere. Sentivo che faceva pressione sulle labbra per renderle strette. Si capiva che era un’esperta. Durai appena trenta secondi, lei sputò tutto nel secchio vicino la finestra. Nessuno si era accorto di nulla, nessuno aveva visto niente. Emanuela provò a baciarmi di nuovo, ma io mi scansai. «Ognuno fa quel che può, ma mi dica, come ha fatto la sua ex a rompere con lei? Dev'essere una matta!». Sentìì il suo dito ancora battermi sul pantaloni come all’inizio di questa storia, mi volta verso di lei, mi schiaffeggiò due volte. Aprìì gli occhi, mi trovavo d’improvviso col mio arnese dentro, seduto al mio posto. La luce nello scompartimento era stata spenta, e tutti dormivano agiatamente. Guardai Emanuela che dormiva, possibile che non fosse successo niente? Mi tocco il cazzo per sentire eventuali residui di un rapporto ma niente. Guardo l’orologio, sono le sei a cinquanta, ancora dieci minuti ed il treno si sarebbe arenato a Milano Centrale, voglio avvantaggiarmi. Una voce sveglia i presenti. Mi alzo e prendo la valigia. Il ragazzino che ha ascoltato l’ipod tutto il viaggio mi punta, sorride e fa l’occhiolino. Chissà che c’ha da guardare sto coglione. .