1. Una giornata al fiume (1)


    Data: 21/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    Torna l’estate, ed io ed Enrico organizziamo una vacanza nel sud della Sicilia. Lui ha disdetto tutti gli appuntamenti per qualche giorno ed io ho preso delle ferie residue dell’anno scorso.
    
    Il giorno dell’arrivo c’è un sole ed un caldo notevoli, nonostante siamo ancora all’inizio della stagione. Tutto ci invita ad andare subito al mare, ma prima ho voglia di rimettermi un po’ in sesto. Mentre faccio una doccia, Enrico si stende sul letto smanettando col cellulare.
    
    “Ma cosa fai con quell’aggeggio infernale? Dai, vieni con me!”, gli dico invitandolo a lavarci insieme. Ma lui è distratto e quasi non mi sente. Allora, lo lascio stare e mi chiudo in bagno. Quando esco è ancora lì che chatta con qualcuno.
    
    “Allora! Non dovrò mica essere geloso?”, lo riprendo, fingendo disappunto. Lui schizza su e mi salta addosso, stringendomi e baciandomi con passione.
    
    “Mai! Non devi mai essere geloso! Non ne hai motivo!”, mi rassicura con un tono che mi leva ogni dubbio, semmai ne avessi avuti.
    
    “Bene! Andiamo al mare?”, gli chiedo.
    
    “Veramente, cercando su internet, ho trovato un posticino più tranquillo qui nei paraggi. È la foce di un fiume e dalle foto sembra molto romantico. Che ne dici?”.
    
    “Ok. Proviamo”. E, raccolto il necessario, usciamo dall’albergo, saliamo sulla macchina noleggiata e ci dirigiamo verso il luogo scelto da Enrico.
    
    Il parcheggio è semideserto.
    
    Ci inoltriamo nella boscaglia e raggiungiamo la riva del fiume. Troviamo un posto in cui poterci stendere ...
    ... e ci spogliamo, rimanendo in costume. Mi sdraio e chiudo gli occhi, lasciandomi massaggiare dai raggi del sole. Dopo cinque minuti, sento degli schizzi d’acqua sulla pelle: Enrico, entrato nel fiume, si sta divertendo a bagnarmi. Allora mi alzo e lo raggiungo, aggredendolo per gioco e cominciando a scherzare.
    
    Quindi, usciamo dall’acqua e si ristendiamo al sole, vicini. Enrico si volta verso di me e inizia ad accarezzarmi con una mano. Poi si china e mi limona.
    
    “Ti va di spassartela un po’?”, mi chiede, sussurrando.
    
    “Sì”, sibilo io. Allora lui alza un braccio e fa un gesto come se chiamasse qualcuno. Mi giro in quella direzione e vedo un ragazzo seminascosto dietro i cespugli che ci guarda e che, subito dopo l’invito di Enrico, comincia a venirci incontro. Una volta uscito dalle fratte, riesco ad inquadrarlo bene: è alto, un po’ muscoloso, castano/biondo con un pizzetto molto discreto e indossa uno slip rosso che gli fascia il bacino perfettamente, facendo risaltare i muscoli addominali bassi che finiscono a “V” dentro il costume. È certamente un gran bel figo e si potrebbe dire persino un modello, anche per il portamento.
    
    D’improvviso, mi sento abbandonare da Enrico che va a sedersi su un masso poco distante, facendomi segno che è tutto a posto e che starà lì a godersi lo spettacolo. Non era questo che intendevo quando ho risposto “sì” alla sua richiesta di spassarmela. Pensavo che ci saremmo divertiti insieme.
    
    Lo sconosciuto si avvicina sempre più, finché mi ...
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