1. Una giornata al fiume (1)


    Data: 21/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... movimento circolare, strofinandosi la mia mazza contro le pareti interne dello sfintere. Il suo capo è girato di lato e leggermente reclinato. La sua lingua pende fuori dalla bocca in segno di intenso godimento. D’un tratto, si tira su sui piedi e si solleva finché gli rimane dentro solo il glande. Con dei movimenti corti lo masturba e quindi precipita sul mio ventre impalandosi completamente. Torna su e ripete il massaggio alla mia cappella, per poi affondarsi tuta l’asta in corpo. Lo fa una terza e poi una quarta volta. Quando è su, la sua rosellina avvolge e stringe la mia albicocca come se fosse una bocca. Riesco a vedere le labbra del suo buco quasi succhiarmi quel frutto turgido, che poi sparisce nelle sue viscere facendomi vibrare di piacere.
    
    Un ultimo affondo, poi uno strattone verso l’alto ed il cazzo mi ricade sul ventre, tutto impiastricciato dei suoi umori. Si gira e viene ad assaporare i suoi succhi. Poi mi solleva le gambe e torna a leccarmi il culo. Dà qualche lappata e, verificato il grado di lubrificazione con un dito, punta la sua verga al mio anellino. Si carica le mie cosce sulle spalle, si appoggia sulle mani e spinge. Mentre mi affonda dentro, guardo Enrico: il suo viso è sempre tranquillo, ma il suo pacco ha assunto dimensioni strabilianti. Il suo cazzo è talmente gonfio che lo slip si solleva lasciando che si intraveda dall’elastico. Quell’immagine mi manda su di giri: agguanto le chiappe del mio stallone e lo attiro a me.
    
    “MMMMMMM!!! Sei ...
    ... affamato, eh?”, mi fa.
    
    “Sì… uff!... Sì!”, gemo e lui inizia a fottermi. Quando spinge in dentro, la sua asta scorre con maggiore pressione sulla parete inferiore del mio sfintere, mentre, quanto tira in fuori, su quella superiore. Mi sta letteralmente arando il culo! Mi stimola tutti i nervi e, nonostante non sia una scopata potente, è comunque di sicuro effetto. Un cazzo più grosso non avrebbe bisogno di fare quel movimento per eccitarmi, perché strofinerebbe contemporaneamente dappertutto. Ma il suo, più sottile, deve per forza fare così se vuole farmi godere.
    
    Ma questo tizio come fa a sapere tutte queste cose?
    
    Sta di fatto che il mio sfintere comincia a spingere in fuori ed il mio busto inizia a sollevarsi: la verga di Georg è dentro di me in ogni dove. È pazzesco! Mi sento pieno come se avessi in corpo il cazzo enorme di Enrico. Di colpo lo tira fuori, si accovaccia tra le mie cosce e mi mangia il buco spalancato. Il mio orgasmo si scatena: mi sta lavorando la rosellina senza sosta e quella si apre sempre più. Quando è al massimo della dilatazione, lui si rialza, si masturba e mi spara dentro diversi schizzi di sborra. Quindi, si rituffa tra le mie chiappe e risucchia tutto il suo nettare. Poi mi viene sopra e, schiudendo la bocca, lo lascia colare nella mia. Il suo pizzetto è tutto insozzato dei miei umori e del suo seme e, chinandosi a baciarmi, se lo fa ripulire ben bene dalla mia lingua.
    
    Afferrandomi per un braccio, mi fa girare sul fianco e sulla pancia, mi tira ...