A scuola, da soli
Data: 22/12/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autoerotismo
Autore: perseo17, Fonte: RaccontiMilu
... cambio di un piccolo �favore�. Sul fatto che qualcuna avesse accettato però, vi erano solo voci e speculazioni, basate principalmente sullo strano caso della media di fisica di Veronica che alla fine della terza si era alzata dal quattro al sette il giorno prima degli scrutini finali.Tornando alla storia principale, era un degli ultimi giorni di scuola: si fa più caldo, l'aria è profumata di centinaia di fiori e tutti sono più tranquilli. Come ogni anno, il mio liceo aveva organizzato l'attività di �porte aperte�, durante la quale le normali lezioni vengono sospese e gli studenti si organizzano in vari gruppi che presentano o offrono servizi che vengono mostrati a chiunque abbia voglia di entrare nella scuola, solitamente genitori o parenti. Come sempre inoltre, vi erano vari banchetti sparsi per i corridoi, presidiati da due o tre studenti ciascuno, che avevano offrivano cibo e bevande in cambio di pochi spiccioli, in modo da raggruppare un poco di denaro per i più svariati motivi. Tra questi vi era il banco, per ciò che più avanti si rivelò per me un'incredibile coincidenza fortuita, proprio di Sara, Licia e Veronica.La giornata passò lentamente ed in modo noioso, col caldo di fine maggio che affannava le masse di ragazzi e studenti che si riversavano per i corridoi. Io passai la maggior parte del mio tempo passeggiando tra le varie classi, senza una metà precisa, limitandomi a chiacchierare con varie persone che conoscevo. Ogni tanto tendevo a farmi vedere ...
... allo stand delle tre ragazze che affollavano i miei pensieri, parlavamo e ridevamo un po' e poi tornavo al mio vagare, mantenendo però fissi gli stessi pensieri.Verso le cinque di pomeriggio la situazione si fece più leggera: il brusio della folla stava velocemente fluendo verso le uscite dell'edificio, con l'eccezione solo di qualche gruppetto di famiglie che si attardava a discutere con professori o conoscenti. Era quindi il momento di mettere in ordine tutto ciò che era stato improvvisato per quella giornata. Ovviamente io andai al bancone in cui avevo passato più tempo quel giorno.Le trovai lì, si erano vestite tutt'e tre in modo molto simile, con delle sorte di divise, come per dare un'impressione di una sorta di professionalità che però non traspariva un granché. Portavano shorts di jeans corti, quasi inguinali, Veronica e Sara li avevano bianchi, mentre Licia li aveva in tessuto aderente e nero. Sulla parte superiore del corpo indossavano delle magliette senza maniche, Sara bianca, Licia arancione, con tre bottoncini sulla scollatura, di cui due sbottonati e Veronica una maglietta di pizzo, con un profondo taglio a V, che definire vertiginoso per quella scollatura sarebbe dire poco. Sarà ormai chiaro nella mente del/a lettore/trice quanto risaltassero i corpi e le forme delle tre ragazze, e anche quale fosse la mia impressione.Veronica stava consegnando una delle poche fette di torta rimaste all'ultimo cliente, un semplice uomo sulla quarantina con nessuna peculiare ...