1. Mia sorella Piera


    Data: 03/10/2017, Categorie: Incesti Autore: Scrittore, Fonte: EroticiRacconti

    ... prese il cazzo, io due dite nella, fica ci masturbavamo a vicenda. – Amore vuoi che te lo succhio un po prima. – Se vuoi si, girati che ti voglio leccare, questa bella fica, devo farti gridare di piacere! Si mise sopra di me, la fica, sembrava un frutto maturo, qualche goccia vicino ai peli sembravano gocce di rugiada, passai la lingua a raccoglierle, aveva un buon gusto, era nettare di fica, lei intanto mi succhiava il cazzo, e mi accarezzava le palle gonfie di sperma, leccavo la fica,fino a quando non mi ordino'di leccarle il buco del culo,era fantastico dopo 2 o 3 minuti emise un peto sulla mia faccia scoppiammo a ridere continta a leccare sniffare l'odore del peto,e gli dico Pie dopo te la faccio pagare ti apro tutta e mi ridendo mi risposé lo spero.Mitolsi dalla posizione del sessantanove, mi distesi su di lei, stavo per penetrarla, lei mi blocco. – Amore il preservativo, non vorrai mettermi incinta. – Sai non mi piace, quel affare, farò attenzione, so controllarmi. – Non voglio! Mettilo, non fare il bambino ti aiuto io dammelo. Glie lo diedi, a essere sincero non ci riesco mai lo rompo. Forse e grosso, non mi viene, lei fece una cosa a me sconosciuta, se lo mise in bocca, chino la testa sul cazzo e scese giu forzando il cazzo lo prese in bocca, tutto, Quando, lo caccio fuori aveva messo il preservativo. Una tecchinica mai vista prima, mi sorrise, si mise in posizione per scopare, mi distesi su di lei, la penetrai. Lei mise i piedi sulla mia schiena, iniziai a ...
    ... chiavarla. Non so spegare, era una scopata deversa, un piacere. Mai provato prima, forse era dovuto all’incesto, il peccato, che stavamo commettendo, era un piacere. Mai, provato prima. – Che, bello fratellone mio, chiavami forte, come e bello. Mettimi un dito nel culo, cosi che bellooo, chiavami il culo a si così bellooo godooo. Continuai a scoparla, venne molte volte, o una facolta di decidere io il momento di sborrare, al momento che notai che aveva goduto abbastanza, diedi dei movimenti più veloci, e venni, e fu tanta sborra. Quella notte, scopammo molte volte, al nostro risveglio eravamo esausti, restammo a letto tutto il giorno, lsciammo la camera, solo per la cena. Come terminammo di cenare, di corsa in camera, un vecchio disse “beata gioventu”. Gli leccavo la fica, lei il cazzo, cosi andò avanti, per tutti i dieci giorni, alla partenza eravamo un po’ tristi sapevamo che, a casa, non sì poteva farlo spesso, la rassicurai che potevamo trovare il tempo, magari non in casa. Si poteva uscire, e scopare in Auto, si scopava quando avevamo l’occasione, in macchina o pure, a casa, io non cercavo, delle ragazze, mi resi conto che amavo mia sorella come donna, e lei amava me, come uomo e non come il fratellone. Passava il tempo, il nostro amore, filava dritto, senza alti e bassi, poi un giorno ci cadde una tegola in testa, i nostri genitori, decisero, di andare, dai nonni in Puglia, subbirono un incidente, morirono entrambbi, fu un duro colpo d’assorbire, perderli entrambi, in una sola ...