-
La storia di Iole
Data: 23/12/2018, Categorie: Incesti Lesbo Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
La luce del sole entra dalla finestra. Si fa strada attraverso lo squarcio delle tende e illumina il letto. Sopra vi sono distesi due corpi. Sono il mio e quello di mio figlio. Siamo nudi. Lui è ancora addormentato. Ha la testa poggiata nell�incavo di una mia spalla. Io sono sveglia. Ho gli occhi fissi nel vuoto del soffitto. Il mio cervello è un turbinio di pensieri. Ho trascorso la notte e buona parte del giorno prima a sollazzarmi con mio figlio. Ho fatto sesso con mio figlio. Mi sono fatta possedere. L�ho amato come si può amare un uomo. Il bello è che ho provato piacere. Sento ancora le sensazioni dei baci che la sua calda bocca dava su ogni centimetro del mio corpo. Sento ancora le vibrazioni della sua lingua quando mi titillava i capezzoli. Vedo la sua testa fiondata fra le mie gambe e le sue caldi labbra avvolgere il mio clitoride e succhiarlo strappandomi grida di immenso piacere. Infine rivedo il suo grosso e lungo pene penetrare il mio ventre e chiavarmi fino a procurarmi un�esplosione di orgasmi come mai in vita mia ho avuto. Mai avrei pensato di avere un rapporto sessuale con mio figlio. Come è potuto accadere.Mi chiamo Iole. Ho 35 anni. Sono la terza figlia di una coppia di benestanti. Prima di me ci sono una sorella ed un fratello. Entrambi felicemente sposati e con figli al seguito. Io non sono sposata ma mi piacciono gli uomini. Ho due figli: un maschio ed una femmina. Entrambi sono il frutto di rapporti avuti con miei coetanei. Il ...
... primo l�ho avuto che avevo 16 anni. Accadde durante una vacanza trascorsa con i miei genitori sui Pirenei. Il ragazzo che mi deflorò e che mi ingravidò nemmeno lo ricordo. Di lui so solo che mi piaceva e che era di molti anni più grande. Quando la gravidanza fu scoperta, i miei cercarono di farmi abortire. Io mi opposi. Allora mi mandarono da Erika, la mia nonna materna, che viveva nella parte occidentale della Francia, sulla costa atlantica. Lì, trascorsi tutto il periodo della gestazione. Nel frattempo continuai a studiare con profitto. A scadenza naturale partorii un bel maschietto biondo forte e sano. D�accordo con Erika lo chiamai Brian e gli diedi il cognome della nonna. Dormiva nel mio stesso letto. I miei venivano frequentemente a visitarci. Si innamorarono del bambino. Al suo primo compleanno mi invitarono a fare ritorno nella nostra casa. Rifiutai. Stavo bene con la nonna e poi dovevo sostenere gli esami di diploma. Mi chiesero se potevano portare con loro il mio bebè. Si presero un altro rifiuto. Andarono via. Mi tuffai negli studi. Sostenni gli esami di diploma con il massimo dei voti. La prima ad avere la notizia fu mia nonna. Arrivata che fui a casa sua, entrai. Sapevo che mio figlio era con la governante e che a quell�ora lo portava a casa sua quindi non lo cercai. In casa c�era un silenzio assordante. Mi preoccupai. Mai la casa della nonna era stata muta. Quantomeno si udiva musica uscire dagli altoparlanti diffusi un pò ovunque. Temetti il peggio. Corsi ...