1. La storia di Iole


    Data: 23/12/2018, Categorie: Incesti Lesbo Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... dicessi a tua madre di voler succhiare le sue mammelle.��E credi che mamma me lo lascerebbe fare?��Dammi una ragione valida del perché non dovrebbe farsi succhiare le tette da sua figlia. Basta con queste stupide dissertazioni. Vuoi o no giocare con le mie lune.��Lo voglio.��Spogliati e vieni a stenderti.�Mi tolsi i vestiti, il reggiseno e gli slip. Ero nuda. Mi stesi sul lettino. Erika mi passò un braccio sotto il collo e mi sollevò la testa. Con la mano libera avvicinò una mammella al mio viso. Fece in modo che il capezzolo strofinasse sulle mie labbra.�Su, apri la bocca. &egrave tutto tuo. Succhia.�Desiderosa di assaggiare quel succoso frutto aprii la bocca e lo avvolsi con le mie labbra che si schiacciarono contro la ghiandola mammaria di Erika inglobando buona parte dell�areola che circondava il capezzolo. La mia lingua entrò in azione. Con essa schiacciai il capezzolo contro il palato e iniziai a mungerlo. Latte non ne usciva ma il solo fatto di stare succhiando la tetta di mia nonna mi estasiava. La mano di Erika che reggeva la mammella a cui ero attaccata si staccò e scivolo sul mio corpo; scese sui miei seni che per niente invidiavano quelli di mia nonna e si soffermò a palparli. Le sue dita artigliarono un mio capezzolo e lo sottoposero ad una cruenta tortura. Prima lo strizzò e poi lo fece ruotare su se stesso strappandomi mugolii di piacere misti a grida di dolore soffocati dalla mammella che premeva sul mio viso. Poi la sua mano continuò a scendere carezzando ...
    ... il mio corpo; raggiunse il mio monte di venere. Le dita si avventurarono fra i ricci peli che ornavano la mia vulva. Trovarono il passaggio che conduce all�interno della vagina. Intuii il suo scopo. Allargai le gambe. Nonna introdusse prima un dito facendolo seguire subito da un secondo e poi da un terzo. Cominciò a chiavarmi. Le sue dita entravano ed uscivano dalla mia vulva con una velocità sempre più forte. Smisi di succhiare e cominciai a nitrire e gridare dal piacere che mi stava pervadendo il corpo. Erika si chinò e mi introdusse la sua lingua in bocca. La strinsi fra le mie labbra e la succhiai. Intanto le dita di mia nonna continuavano a stantuffare nella figa. Raggiunsi un primo orgasmo seguito subito dopo da un secondo che fu più sconvolgente del primo e che mi condusse alla perdita della coscienza. Passarono diversi minuti prima che riprendesse a funzionare. Guardai mia nonna negli occhi.�Grazie nonna. Non ho mai goduto così tanto. Non credevo che una donna potesse dare tanto piacere ad un�altra donna.�Mia nonna si stese al mio fianco, raccolse le gambe verso il suo corpo e allargò le cosce.�Sono contenta che ti sia piaciuto. Tocca a te. La mia passera sta aspettando la tua bocca. Vuole essere mangiata. Vieni a leccarmela.�La sua fu una richiesta che non aspettavo. La guardai sorpresa. Lei stava sorridendo.�Dai muoviti, non farla aspettare.�Mi misi carponi e mi sistemai fra le due bianche cosce e guardai. Una magnifica visione si mostrò ai miei occhi. La vulva di ...
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