1. La prima, calda estate di Mirko (X) - La professoressa di inglese


    Data: 03/10/2017, Categorie: Esibizionismo Autore: mirko_polenghi@virgilio.it, Fonte: EroticiRacconti

    ... divertita dalla mia audacia. “... and she has a gorgeous breast, I suppose.” Lei si fece più attenta, come se avessi detto ciò che voleva sentirsi dire. “Oh, dear.. you can only suppose that?” “Sure... “ dissi io “... I never seen that.” Mimando disappunto. Ero sicuro che la mia grammatica fosse pessima, ma lei non si curava più di correggere i miei errori. “Oh... poor boy... “ e così dicendo cominciò un sensualissimo movimento ondulatorio delle spalle. “... maybe your teacher can help you.” la t-shirt scivolò lentamente lungo le sue braccia oltrepassando la curva del petto e poggiandosi esanime sopra le sue cosce accavallate. Il suo seno nudo era largo e pieno, dalla forma leggermente allungata a causa del suo peso. Sulla cuspide di ogni mammella appariva un delicato capezzolo dalle dimensioni ridotte al centro di un'areola talmente piccola da essere quasi inesistente. Il suo sguardo guardava attentamente la camera, catturando le mie espressioni eccitate. Io avevo un finto sorriso stampato in faccia. “Ok... “ disse lei “... and now ? Can you see your teacher's boobs, now ?” Si portò le mani alla testa per sollevare tutto quel ben di Dio, che prese vigore e si eresse prepotente. Fece un movimento ondulatorio con le spalle che si trasmise alle grosse mammelle, che dondolarono per qualche attimo. Io non riuscivo ad emettere un suono, completamente imbambolato davanti a quelle tette ed alla loro magnificenza. Non era solo l'immagine delle sue grazie a bloccarmi, dopotutto per ...
    ... quel monitor erano passate centinaia e centinaia di tette di ogni genere, forma, età e colore... era il suo gioco. Era il suo gioco a stordirmi. Era la realizzazione che quelle due grosse tette erano nude solo per me e per i miei occhi, non per una platea invisibile di indifferenti segaioli. E fu anche la prima volta nella mia vita che una donna volle mostrarmi le sue grazie, con un carico di delicata seduzione che non avevo mai assaporato. Lei aveva notato il mio imbarazzo e volle giocare ancora con quella situazione di stallo. Continuò a parlarmi in inglese, mentre con le dita cominciò a disegnare delle forme sopra le sue grandi mammelle morbide. “What do you prefer ? Do you like this perfect circle line or you prefer my tiny nipples ?” Si indicò un capezzolo. Io ero nel più completo brodo di giuggiole. Poi decise che, finalmente, era terminata la fase inglese e tornò a parlarmi in italiano. “Che mi dici, Mirko, ti piacciono ?” Ora le sue mani strette a formare una grossa C raccolsero i seni e li manipolarono dolcemente e sensualmente, sformandoli ed accarezzandoli. Adesso riuscivo a scorgere le dimensioni dei capezzoli, mentre facevano capolino tra le dita man a mano che le sue mani vi passavano sopra. “Da impazzire, Sabry....”. Lei tornò ad essere “solo” Sabry, l'insegnante d'inglese sparì, ma per fortuna rimasero le sue tette nude e la sua irrefrenabile voglia di mostrarmele. “Sei sicuro che.. non sia... un po' troppo.. dopotutto non hai ancora nemmeno... 18 anni”. Parlava ...
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