1. La prima, calda estate di Mirko (X) - La professoressa di inglese


    Data: 03/10/2017, Categorie: Esibizionismo Autore: mirko_polenghi@virgilio.it, Fonte: EroticiRacconti

    ... mentre si massaggiava, e quelle sue parole sembravano una velata minaccia di rimettere tutto a posto. “No... non ti preoccupare.. anzi mi piace da morire Sabry.. continua.” “Va bene, Mirko... ma poi non vorrei suscitare qualche cosa in te...” Sapevo che mi stava prendendo in giro, non potevo pensare che non avesse immaginato che avessi il cazzo duro già due secondi dopo averla vista in cam, per di più vestita. Decisi di stare al gioco, inutile discutere di questo adesso. “Direi che oramai è tardi, Sabrina, e da un bel po' che...” mi interruppi non sapendo bene come descrivere il fenomeno. “ … cheeee … ?” Chiese lei volendo approfondire. In realtà sapeva a cosa mi riferissi, voleva sentirlo dire da me. “... che.. è successo qualcosa, qui sotto. “Lui” sta apprezzando molto ed oramai da più di mezzora.” Facendole capire che non furono solo le sue tette ad eccitarmi. “Ma non mi dire.. ma chi sarebbe questo lui ?” Rise.. voleva proprio sentirmi dire quella parola.. “... Lui ? Il mio... quello lì.. il... pene ?!” Lei si mise a ridere di nuovo, quasi prendendomi un po' in giro. La cosa non mi dispiaceva affatto perchè in fondo stavamo parlando del mio pisello duro. “Beh allora non devo averti fatto tutto quest'effetto, lo sai che il termine “pene” viene usato genericamente per l'organo maschile a riposo?” Io mi affrettai a correggere il mio errore e chiamai finalmente il mio attrezzo con il termine che voleva sentire dire da me, proprio il termine “cazzo”. Ridemmo entrambi, ed io ...
    ... adoravo quando Sabrina rideva, il suo seno ballava dolcemente, lei non si curava di coprirlo adesso che eravamo in piena confidenza. “Alzati in piedi, dai.” Disse lei con un filo di voce. Io non me lo feci ripetere. Modificai leggermente la posizione della camera sullo schermo del portatile e mi alzai in piedi. Mi voltai leggermente per farle notare la mia erezione costretta all'interno di troppi indumenti. Lei si accostò al monitor, alla ricerca di dettagli che purtroppo non erano nitidi. “Ti va di.. slacciarti la cintura ?” Io non ero più inquadrato in viso, le mie mani si posarono lentamente sulla fibbia e slacciarono la cintura. “Adesso... sbottonali.. .dai.” Ancora più lentamente cominciai ad aprire il primo bottone, poi il secondo, il terzo... “mmm.. dai... continua..” Sentivo lei incoraggiarmi. Mi fermai una volta terminato di sbottonarli tutti. “Abbassati i jeans, Mirko” Li abbassai, facendoli scivolare da dietro. Già mentre li abbassavo si stava delineando la sagoma deformata dei miei slip, gonfi e macchiati. Dall'anteprima della schermata riuscivo a distinguere la forma della mia canna ripiegata contro il mio pube. Lei stava vedendo la stessa cosa. Ed immaginai che le piacesse. Mi passai lentamente una mano sul pacco, poi rimasi immobile avvicinando impercettibilmente il bacino contro la camera. Lei aveva un sorriso ebete stampato in volto, vedevo le sue labbra muoversi, come per bagnarsi tra di loro. Non riusciva a dire nulla. Io ondeggiavo lentamente, in attesa di ...
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