1. Era bella come una bambolina


    Data: 26/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Grey-Heron

    L’ho rivista dopo trent’anni ma quando la vidi per la prima volta, era bella come una bambolina; bionda, viso rotondo, occhi chiari, sorrisetto malizioso di una giovane hostess delle Olimpiadi di Los Angeles. Sudamericana di ottima famiglia europea parlava quattro lingue. Eravamo entrambi ventenni. Arrivò a bordo di sorpresa dopo un veloce preavviso, ed eccola qui, il nuovo membro dell’equipaggio formato da circa 350 elementi metà maschi e metà femmine al termine del giro del mondo, età media 35 anni,cioè un equipaggio giovane, pieno di vigore e salute nonché di ormoni a mille. La parte femminile dell’equipaggio era prevalentemente formato da scandinave. Vi ho detto tutto!
    
    Come da tradizione appena arrivava un nuovo membro dell’equipaggio si scatenava la corsa all’arembaggio. Noi maschi subito a fare i galli con le nuove arrivate e tutti a competere; me la cucco io, te la cucchi tu, me la da, non me la da. Spesso succedeva invece che erano le nuove arrivate che partivano per la caccia immediata al maschio. Mettere le mani su un maschio significava avere il boyfriend assicurato per tutto il contratto di sei mesi cioè uccello a volontà. A volte succedeva con disappunto delle belle svedesine che il maschio haimè aveva addocchiato un altro maschio e la fica non gli interessava. Ma c’è n’era per tutti. Eravamo una comunità internazionale e di larghe vedute.
    
    La biondina sudamericana la chiamerò Alva (nome fittizio poiché questa è storia vera).
    
    Alva appena arrivata, ...
    ... passò dalla reception insieme al direttore che la presentava a tutti.
    
    Stavo facendo un annuncio ed ero concentrato sul microfono, lei si guardava attorno con curiosità e stava ascoltando la mia voce che usciva dall’alto e rimbombava su tutta la nave. Francamente non ricordo che stessi annunciando ma era sicuramente una cosa formale. Ci scambiammo un sorriso, un’occhiata birichina e lei se ne andò altrove con il capo.
    
    Pensai: che bella fighetta nuova, sicuramente lui (il direttore) avrà già pianificato di scoparsela prima o poi.Lui,40 anni australiano, un bel figo moro di origine austroungariche, quattro strisce d’oro sulle spalline.Ci stava già provando il bastardo. Però sarebbe ganzo soffiargliela e arrivare prima di tutti e portarsela a letto. La scelta alla fine dei conti però è di lei. Checchè ne dicano è sempre la femmina che mette il maschio in trappola.
    
    Apro Facebook per leggere le solite inutili cazzate che scrivono conoscenti e amici, vedo la faccia di qualche collega di quell’epoca con il quale sono in contatto e di istinto mi torna alla mente Alva del tempo che fù e la sua fichetta morbida e liscia, chissà forse pure lei ora ha un profilo Facebook. Il mio profilo è farlocco, falso, senza nome vero, senza nemmeno una mia foto, solo poche persone sanno di me. Posso permettermi di vedere altre persone senza far sapere chi sono.
    
    Digito il suo nome e cognome Alva Vattelapesca, pochi secondi ed eccola li. Trentanni dopo. Americana più che mai, capelli biondi ...
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