1. Era bella come una bambolina


    Data: 26/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Grey-Heron

    ... maestro. Pure lei, venni a sapere che aveva passato una notte al ponte ufficiali per goderdi il maxibon come le atre.. Stavamo insieme da due mesi io e lei e scopavamo di nascosto. Poi, si sa, il cazzone piace e ogni femmina deve fare le sue esperienze prima di intrappolare il pasquone di turno e tenerselo tutta la vita o come marito o come Bancomat e per usarlo come mezzo di riproduzione della specie. E la bella Alva aveva deciso; dopo il coetaneo che l’aveva iniziata bene era ora di passare ad un elemento altamente preparato, grande linguista, di invidiabili dimensioni, quindici anni più maturo di lei e data la qualifica, fornito di un considerevole 730 o come veniva denominato tale documento nel paese di lui. Si sposarono tre anni più tardi. Misero su casa in Florida e non seppi più nulla di loro.
    
    Continuo a scrollare il suo profilo e vedo foto di vecchie conoscenze con le quali lei è rimasta in contatto, tutta gente che ora viaggia sui settanta e oltre. Io e lei invece eravamo i più giovani a bordo, lei 20 e io 21. Osservo queste persone, mi tornano in mente tanti ricordi, quasi tutti belli e un periodo della mia vita in mare che non cambierei con nient’altro. Però il tempo passa, cazzarola !
    
    Alva è ancora una bella donna comunque, ma talmente americanizzata, con atteggiamenti plateali, sembra di plastica. Non è rimasto nulla della bella bambolina dolce e profumata che dormiva accanto a me quando avevamo vent’anni. Io una moglie cosi nemmeno per sogno la ...
    ... vorrei.
    
    Ci davamo appuntamento quando lei finiva le sue mansioni di hostess, mai prima di mezzanotte dopo lo spettacolo nel salone. Io risalivo di nascosto da prua dove stava la mia cabina, attraversavo tutta la pancia del bastimento, un dedalo di corridoi tutti uguali, risalivo le scale di servizio di poppa, entravo nel corridoio cabine passeggeri dove aveva la sua cabina singola, entravo da lei che mi aspettava. Erano abbracci, dolcezzze, carezze. Si parlava si scherzava e si finiva a letto a fare all’amore. Era bello stringerla a me, mentre nella penombra della stanza si udiva lo sciabordio delle onde dell’oceano sulla fiancata della nave e spesso a coprire l’oblò e in lontananza il rumore prodotto dai motori.
    
    Nessuno doveva sapere che io quasi tutte le notti dormivo da lei. Non potevo entrare negli spazi riservati ai passeggeri fuori servizio e non volevamo che si sapesse di noi. Era il nostro segreto. Se lo fosse venuto a sapere il direttore australiano mi avrebbe fatto un culo così. Si…perché, udite, udite la dolce Alva quando arrivò a bordo fu presa d’assalto un pò da tutti quanti, tutti ci provavano, tutti la volevano. Io invece le feci soltanto il saluto mentre parlavo al microfono e poi non ci provai di proposito ad intortarmela. Questa fu la mia carta vincente, fu lei a farsi viva e a flirtare con me e io le diedi spago…iniziammo un gioco tra di noi che ci portò a finire a letto insieme. In tutta segretezza.
    
    Era nuda, seduta a gambe incrociate sul letto. Aveva delle ...