1. Il Primario


    Data: 03/10/2017, Categorie: Etero Autore: valestra83, Fonte: EroticiRacconti

    ... tutto quanto! Ma ciò che più mi sorprende è che stia eseguendo il tutto con una deferenza innaturale. Gli sollevo la blusa e trovo la coulisse che chiude il pantalone. Tiro i due lembi e la allargo. - Abbassali. Infilo le mani sotto il pantalone con il pollice sull'esterno, facendoli scorrere giù. L'odore intenso di maschio m’investe. - Ora le mutande. Eseguo lo stesso movimento e faccio calare anche l’ultimo baluardo che mi separa dalla sua intimità. L’odore è così pungente adesso, m’investe . Mi avvicina il viso al suo membro, lo solleva e mi strofina lo scroto pesante su tutta la faccia. - Poco fa hai insistito un po’ troppo al mio rifiuto sulle ferie, ora però non fai tanto la prepotente, eh? Senti qua. - Solleva lo scroto con una mano e mi ci spinge la faccia davanti, in modo tale che il mio viso arrivi proprio sotto le sue cosce. Sono sorpresa di questo atto, non mi aspettavo questa sfumatura di sadismo in lui. Sente la mia tensione, sente che cerco di ritrarmi e allora spinge il bacino in avanti strofinandosi sul mio viso. Quando si accorge che sto irrigidendomi ancora di più, si allontana. - E ora prendimelo in bocca. - Ma io... - provo a recriminare. - Se non l'avessi capito, non sei nella posizione di poter avanzare alcuna lamentela né rifiuto. - Ma professore... Mi guarda con un bagliore cattivo negli occhi. - Mi era sembrato di capire che volessi le ferie. - Professore, io... - sto quasi implorandolo. - Le vuoi o no le ferie? - Io...sì. - Allora sai quello che ...
    ... devi fare - mi dice, le mani posate sui fianchi e le gambe larghe, in attesa. Più che un primario sembra un dittatore in questo momento. Tiro fuori la lingua, un po' esitante, e ne lecco la punta. Rabbrividisco per quel sapore acre e strizzo gli occhi. - Che c'è, non ti piace, forse? O sei diventata timida tutto d'un tratto? Sto zitta e prendo un bel respiro, ma è peggio: quell'odore virile penetra ancora più a fondo aggredendo le mie narici e il suo glande è sempre più gonfio e lucido, non mi rendo conto di come lo stia quasi contemplando. Si accorge di questo mio stato quasi catatonico incalzandomi. - Ti vuoi muovere? Pensi che abbia tutta la giornata per te? Sono il primario di ostetricia, ho altro da fare. Mi dileggia. Non gli basta vedermi prostrata in ginocchio, vuole infierire umiliandomi. Non riesco a decifrare le reazioni della mia mente, avverto una sensazione ambivalente: da un lato vorrei sollevarmi, mollargli uno schiaffo e fuggire da quello studio mentre dall’altro vorrei dar seguito alle richieste del mio corpo che, accaldato, brama quel membro. Sarà forse la situazione, il contesto, la sudditanza psicologica nei suoi confronti ma percepisco distintamente i miei capezzoli irrigidirsi e il mio monte di Venere gonfiarsi sprigionando un calore intenso. La mia fica inizia a contrarsi costringendomi a serrare le gambe, avverto delle gocce di umori fuoriuscire dalle grandi labbra sporcando il perizoma. Non avrei mai creduto di potermi eccitare in una situazione del ...
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