Angela - Racconti Erotici

Angela

... ragazza, una bella ragazza� disse la mamma, mentre il suo volto sorrideva."Bene, adesso devo tornare in ufficio", disse, "Non dimenticarti di fare la lavatrice e poi di stenderla" Si alzò e stava per mettere le sigarette nella borsa, ma esitò. "Queste te le lascio. Sei proprio carino" Si verso di me chinò e mi baciò dolcemente sulla guancia destra."Non ti preoccupare, va tutto bene. Stasera proseguiremo la nostra chiacchierata. Mi raccomando, rimani vestito da donna, ciao! Ah, se vuoi cambiarti le mutandine, sai dove trovarle" disse sorridendo la mamma.La guardai sparire attraverso la porta della cucina e sentii la porta d'ingresso chiudersi dietro di lei. Non l�avevo mai vista sorridere così tanto.Mi sono abbandonato sullo schienale della sedia e ho cercato di raccogliere i miei pensieri, ma era tutto un casino nella mia mente.Cosa posso fare adesso? Alla fine si mi alzai e andai nella mia camera da letto.Il fatto che la mamma mi avesse sorpreso vestito da donna mi aveva eccitato moltissimo, in fondo in fondo speravo che accadesse, prima o poi.Mi guardai nello specchio, sentivo che i capezzoli erano diventano duri. Iniziai ad accarezzarli con la mano sinistra mentre la mano destra si occupava del rigonfiamento tra le gambe.Poi sollevai la gonna ed infilai la mano nelle mutandine. Tirai fuori il cazzo, durissimo e lo presi tra il pollice e prime due dita e dolcemente, lentamente, ...

... cominciai a muovere su e giù. Provavo il piacere che mi era familiare mentre muovevo le dita sempre più velocemente fino a che non sentì stringere le natiche e le onde di piacere percorrevano tutto il corpo."Ohhhhhhhhh, mmmmm�, iniziai a gemere, mentre guardavo gli schizzi cremosi di sperma bianco che imbrattavano lo specchio. "Che bello!", pensai mentre finivo di spremere le ultime gocce di sperma che poi leccai dalla mano; mi piaceva il sapore del mio sperma. Finita la �degustazione� presi la scatola dei fazzoletti di carta e asciugai lo specchio.Mi tolsi le mutandine sporche di sperma e andai in camera della mamma a prenderne un paio pulito, sempre nere di pizzo.Tornai in bagno, mi lavai il cazzo, indossai le mutandine pulite, rimisi il rossetto, mi spruzzai un po� di profumo Angel e misi alcuni braccialetti metallici ad entrambi i polsi. Avrei voluto mettere anche degli orecchini ma non avevo i lobi forati e la mamma non possedeva orecchini con le clip.Quindi andai nel locale della lavanderia a far partire la lavatrice e poi andai in cucina rimettere a posto le tazze e a svuotare il posacenere.La giornata sembrava lunga un�eternità, continuavo a guardare l'orologio impaziente per il ritorno della mamma.Guardai alcuni canali musicali in TV, poi accesi il pc per chattare con i miei amici, stesi il bucato, lessi alcune pagine di un libro che mi aveva dato come compito per le vacanze.