1. La mirada


    Data: 29/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: whyjustme, Fonte: Annunci69

    ... chiusi gli occhi.
    
    Dio mio cosa stavo facendo. Ero in preda ad un piacere nuovo, mai fatto, mai provato nulla di minimamente paragonabile ai fremiti che mi derivavano da quelle carezze. Non parlavo ma con la mente gli chiedevo di non fermarsi.
    
    In posizione prona con le mani poggiate al letto, sui tacchi, con la gonna sollevata e uno sconosciuto che mi stava facendo impazzire. Ricordai solo allora che non avevo gli slip ma non me ne importava più nulla.
    
    Mentre le mani arrivarono al mio sesso e anche lí lo sfiorarono delicatamente la sua lingua prese a carezzarmi dietro le cosce. La sentivo insistere dietro le ginocchia dove mai e poi mai avrei pensato di avere una zona erogena. Eravamo ancora ai preliminari e io avrò avuto già due orgasmi.
    
    Quando la sua bocca guadagnò la mia vulva mi partí un altro violento e intenso orgasmo. Basta adesso ero completamente in preda al piacere e avevo il forte, fortissimo desiderio di essere penetrata.
    
    Fui io che mi buttai su letto a pancia in su, allargai le cosce e lo tirai a me.
    
    Ebbi un violento colpo alla vagina. Ebbi la sensazione come di stare per essere sventrata. Oddio che male , ma allo stesso tempo oddio che goduria. Non capivo come potessero essere cosí contrastanti quelle sensazioni ma ci volle poco perchè tutto fu spiegato.
    
    Con un movimento che non ho capito mi sono ritrovata sopra di lui in posizione di 69. Ecco adesso capivo. Aveva un membro di dimensioni assurde, almeno per me che fino a quel momento avevo ...
    ... avuto un solo uomo. Non avevo idea di cosa e come potesse essere un “coso” cosí lungo e cosí doppio. Ero sorpresa, avevo fra le cosce una lingua che mi stava facendo impazzire e in faccia un coso che non riuscivo a maneggiare.
    
    Mugolavo ma per il piacere che mi dava lui alla passerina. Non riuscivo a chiudere la bocca intorno a quel mostro. Lo facevo andare su e giù con le mani ma lo tenevo con entrambe le mani e ne usciva ancora un bel pò.
    
    Mi venne voglia di apprezzare bene quella meraviglia della natura. Usai il mio avambraccio come riferimento come un metro di misura ma alla fine cedetti ancora. Mi limitai a fare quello che potevo. Lui invece sapeva fare, sapeva quello che voleva fare e lo faceva divinamente.
    
    Mi rimise sdraiata a pancia in su e stavolta....oh signore che meraviglia. Lo sentivo tutto dentro di me. Apprezzavo il turgore, lo spessore e più si faceva strada nella profondità del mio ventre più mugolavo. Presi a parlare, chiedevo, guidavo i suoi affondi e mollavo i miei “godo, godo, godo” e “vengo sí vengo” a ripetizione.
    
    Baciava, si muoveva senza sosta, con ritmo costante. Non tralasciava nulla del mio piccolo corpo. Sono alta appena 1,65 molto normale ma sotto quell’uomo, mi sentivo alta un kilometro. Le corse che facevano le sue mani lungo tutto il muo corpo, il modo in cui si soffemava quí e lí. Il gusto dei suoi baci, i piccoli colpi di lingua ai capezzoli, dietro le orecchie. E soprattutto i colpi a martello che il suo enorme membro dava alla mia ...
«1...345...»