1. La mirada


    Data: 29/12/2018, Categorie: Tradimenti Autore: whyjustme, Fonte: Annunci69

    ... specchio e mi chiedevo cosa avessi o avessi potuto fare, che spinse quell’uomo a invitarmi in un modo tanto volgare.
    
    Mi vedevo le rughe sul viso e soprattutto sul collo. Avevo un bel abito ma il mio seno era palesemente cadente. Sollevai un pò la gonna davanti allo specchio e vedevo i segni del tempo. Però pensavo alle sue parole con insistenza. Ti aspetto in camera. E cosa mi avrebbe detto in camera sua? Ma poi perchè dovrei andare in camera sua? Mentre una voce interiore rispondeva allestupide domande che mi facevo da sola.
    
    Mentre ritoccavo il rossetto mi venne in mente che mio marito era fuori per lavoro. Mi ricordai che sarei dovuta restare a dormire da Annalisa. In pratica nell’arco di tempo che una donna passa davanti allo specchio di una toilette in un locale pubblico, mi feci un terzo grado di domande sceme e mi davo risposte idiote.
    
    Uscii dalla toilette come una furia, andai al tavolo e dissi ad Annalisa “Non farmi domande. Mi allontano un attimo. Se non mi vedi tornare fra 15 minuti cercami nella stanza 710. Devo andare a dirne quattro a quello sporco maniaco”. Le voltaai le spalle e corsi verso gli ascensori. Arrivata davanti alla porta bussai con decisione. Lui con una faccia sorridente mi aprí e mi fece entrare. Ancora una volta non mi diedeil tempo di dire nulla. Con quella faccia che avrei voluto prendere a sberle disse “Sometimes you must dare” (a volte bisogna osare) quindi mi abbracciò e mi baciò.
    
    Mi teneva talmente stretta mentre mi baciava ...
    ... con una passione e una foga che nei miei romanzi avevo scritto ma mai provato. Ero nella confusione più totale. In una camera d’albergo, in abito da ballo, uno sconosciuto che mi aveva offesa mi stava baciando, anzi in brevissimo tempo le sue mani mi toccavano dappertutto, con una passione ma soprattutto con una maestria, che mai avevo immaginato potesse esistere.
    
    E la confusione aumentava perchè sentivo che mi piaceva terribilmente. Mi fece scivolare ai bordi del letto, spense tutto lasciando la stanza illuminata solo dalla luce che filtrava dalla grande finestra. Mi fece voltare a guardare la città iluminata nella notte mentre cominciò ad accarezzarmi con una dolcezza sublime. Sublimi erano le sue mani, immensamente delicate sulle mie spalle, sulle braccia. Non mi tastavano, non stringevano nè strizzavano il mio corpo ma lo sfioravano appena. Mi ripresi per pochi secondi mi vidi con la borsetta ancora in mano e mi venne in mente di Annalisa.
    
    Non volevo che lui smettesse, non volevo che quello stato di torpore terninasse, presi il cellulare e chiamai la mia amica. Le dissi “va tutto bene. Sta tranquilla che torno a casa da sola. Ci sentiamo appena rincaso”.
    
    Lui scese a carezzarmi le gambe. Mi guidò a divaricarle leggermente e con uguale delicata passione mi faceva impazzire. Mi sentivo sconvolgere i sensi. Non tralasciava un solo centimetro delle mie gambe e io finalmente mi lasciai andare.
    
    Fui io stessa che aprii di più le mie gambe. Appoggiai le mani al letto e ...
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