1. Clara


    Data: 30/12/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: dominus_furens, Fonte: RaccontiMilu

    Un racconto inedito e di recentissima scrittura, figlio di queste torride giornate d'agosto. Come sempre una narrazione interrotta, questa volta addirittura all'inizio dell'amplesso che dovevo descrivere e che invece resterà alla vostra fantasia di lettori. E, come sempre, scritto in prima persona.Pur essendo scritto in prima persona, sia Clara che la persona loquens sono personaggi di fantasia, come pure di fantasia è tutta la vicenda.Alle mie lettrici e ai miei lettori l'onere di inviarmi i loro commenti, le loro critiche e le loro sensazioni: dominus_furens@hotmail.comGli occhi mi dolevano dopo innumerevoli ore di lavoro passate davanti allo schermo, un vecchio scatolone a tubo catodico degno di un museo di antiquariato più che di una postazione di lavoro, che tuttavia ancora troneggia sulla mia scrivania nella convinzione che i miei occhi ne soffrano un poco meno rispetto a qualcosa di tecnologicamente più evoluto. Nel cuore della notte neppure la grossa tazza di caffè � di fronte alla stampante che incessantemente sputa fuori fogli da ore con il tuo ritmato e infernale andirivieni � non offriva più alcun sollievo ma lasciava solo indesiderate e scure macchie circolari su fogli accatastati apparentemente alla rinfusa sotto di essa.Non potei fare a meno di imprecare quando, appena tolti gli occhiali e sfregati per l�ennesima volta gli occhi indolenziti, vidi il display del cellulare illuminarsi, riposto come al solito appena al di sotto dello schermo, e sentii il ...
    ... rumore morse monotono della vecchia suoneria.Un�imprecazione mi sfuggì tutt�altro che indesiderata, mentre mi chiedevo di chi diavolo si potesse trattare. Rimisi gli occhiali. Erano le 3.42, decisamente un�ora poco adatta ad un SMS. Presi stancamente il cellulare, distraendomi per un attimo dal cursore che lampeggiava inesorabile sul foglio bianco di word, perennemente ignaro di come possa stare chi è dinnanzi a esso.Clara? Già leggendo solo il nome capisco che ha bisogno di qualcosa. Non posso, infatti, affatto definirla un�amica: una conoscente, una di quelle persone che prima o poi incontri per caso sulla strada della vita, una bella e giovane cameriera a cui avevo lasciato un biglietto da visita insieme ad una discreta mancia sul tavolo di un bar o un ristorante � neppure lo ricordo più �, sicuro che mi avrebbe ricontattato e con cui, sicuramente, non mi sarebbe spiaciuto divertirmi un po�. D�altra parte, ogni lavoro offre i suoi vantaggi e il mio, fortunatamente, qualcuno lo offre.Ma non sempre le cose vanno come vogliamo e ne nacque poco più che un contatto occasionale, niente più che qualche sms quando aveva bisogno di qualche informazione o di qualche favore.In questo contesto, quando il testo di un sms è soltanto �Ciao, come stai?� � credetemi � non c�è mai nulla di buono nell�sms successivo.Digitai rapidamente con il T9 � poche parole chiare sono sempre la scelta migliore per capire di cosa ha bisogno la persona che hai di fronte � in questo caso solo mediatamente �: ...
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