1. Clara


    Data: 30/12/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: dominus_furens, Fonte: RaccontiMilu

    ... alle 8.15. Ti passo a prendere io.�Ecco, mi ero appena fatto consapevolmente fregare. Sarà che avevo pensato ai suoi occhioni nocciola sicuramente luccicanti di lacrime; sarà che sapevo per certo dovesse essere realmente disperata per avermi scritto a quell�ora e così direttamente, così poco nel suo stile; sarà che in fondo sapevo che �consigliarla� a qualche amico non mi avrebbe fatto fare brutta figura, visto che da anni la vedevo lavorare in vari locali che mi capitava di frequentare. Spensi rapidamente il cellulare senza attendere alcuna risposta, già la conoscevo. Immaginai che la lettura del mio ultimo invito le avrebbe provocato un sorriso di gioia, scoprendo i suoi candidi denti bianchi tra le rosee labbra. Con quell�ultima immagine nella mente, crollai addormentato in pochi istanti.Fanculo. Al male agli occhi si era sostituito solo un atroce mal di testa, il rumore metallico della sveglia suonava dal comodino mentre, con gli occhi ancora chiusi, spostavo la mano rapsodicamente a cercarne l�odiata fonte.Mi alzai e mi feci una doccia, cercando di cacciare il sonno che ancora possedeva le mie membra. L�acqua calda e gli occhi chiusi mi fecero tornare in mente quanto avevo scritto la notte scorsa. Me ne ero completamente scordato. Immediatamente l�immagine del visetto grazioso e pallido di Clara si fece alla mia mente, contornato da serici capelli neri e con quegli occhioni dolci che i più, forse un po� banalmente, definirebbero �da cerbiatta�. Ormai da una decina di ...
    ... giorni non avevo più tempo di concedermi i piaceri della carne né quelli, più sottili e psicologici, della dominazione: e l�immagine di quella bella ragazza fece presto il suo effetto stimolandomi un�erezione prepotente e duratura, che avrei dovuto nascondere a fatica nei pantaloni.Presi con noncuranza i soliti quattro stracci. Una camicia azzurra e un completo scuro, con quella maledetta giacca che mi avrebbe fatto sicuramente morire di caldo � fuori ci saranno già 30 gradi, ne ero certo. Infilai nella ventiquattrore le carte preparate durante l�insonne notte precedente e salii pensante in auto. Feci le poche centinaia di metri che mi dividevano da casa di Clara completamente sovrappensiero. Già, abitiamo vicinissimi eppure, sebbene fosse così bellina, non l�avevo mai notata prima di incrociarla mentre lavorava. Ed in effetti non mi sbagliavo a giudicarla una ragazza davvero affascinante, ne ebbi immediata conferma nel vederla che mi attendeva sul marciapiede dinnanzi alla porta di casa, con i capelli neri lisci e lunghi, che contrastavano col pallore candido del volto e si appoggiavano soffici sulle spalle ben modellate, coperte solo dalle sottili strisce di tessuto di una canottierina nera che, sebbene non esageratamente scollata, valorizzava il suo seno abbondante � il mio occhio critico lo reputava una terza piena � ma sodo, come solo quello di una ventenne come lei può essere, il cui solco si metteva prepotentemente in mostra, spinto in alto dal reggiseno; il ventre piatto ...
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