Clara
Data: 30/12/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: dominus_furens
... scoperto di pochi millimetri e un paio di jeans chiari che fasciavano come una seconda pelle le sue gambe sottili e i suoi fianchi ben torniti completavano l�immagine che mi distolse dai miei pensieri, insieme alla sua voce naturalmente dolce che mi salutava con uno squillante �Ciao�, mentre apriva la portiera per salire al posto del passeggero. Non potevo non soffermarmi a pensare che, se non fossi stato sicuro della disperazione che aveva palesato nei messaggi della notte precedente, quella ragazza mi sarebbe sembrata solare e felice, sorridente com�era nonostante la situazione rivelatami.In pochi minuti eravamo seduti a un bar, l�immancabile caffè di fronte a me e un secondo già ordinato alla faccia del mal di testa, tanto per cominciare bene la giornata; vederla così imbarazzata nel chiedere mi faceva quasi divertire, era molto diversa dalla sfrontatezza con cui altri quasi pretendevano nelle loro richieste, erroneamente certi di un favore che non avrei mai e poi mai fatto loro.Non so se fu l�ormone o se fu vederla così, ma decisamente mi intenerì. Sarà che sapevo di non sfigurare nel consigliare qualche amico una ragazza graziosa e professionale, con quattro anni di esperienza, ma presi direttamente il telefono. Credo di averci messo non più di venti minuti, alla terza chiamata che feci Clara aveva un colloquio � poco più che una formalità, in realtà � fissato per la mattina stessa presso il ristorante di un �caro amico� � o meglio dovrei dire di una persona i cui ...
... interessi più volte erano entrati in favorevole contatto con i miei, con ottimi esiti per entrambi.Fu così che conobbi il suo sapore, quando con un gesto repentino di gioia si allungò sul tavolo dandomi un rapido e casto bacio, appoggiando le sue labbra alle mie per un solo istante mentre mi diceva grazie e si ritraeva già arrossendo, quasi vergognandosi di quello che aveva fatto istintivamente, probabilmente senza neppure rifletterci.Non potei fare a meno di sorridere pensando che quasi certamente, in un�altra situazione, avrei potuto benissimo sfruttare l�occasione, portarmela a casa e farle conoscere i miei desideri più nascosti, avviarla a un difficile ma estasiante percorso di sottomissione. Eppure no, non lo feci. A volte ho anche io delle mie regole non scritte da rispettare� E in questo caso era assolutamente fuori luogo approfittare di quanto avevo potuto fare con semplicità per ottenerne una schiava.Avevo fatto la mia buona azione della giornata, senza che pure me ne desse particolare soddisfazione: un rapido saluto, un abbraccio e una lenta carezza sui suoi soffici capelli furono quanto mi concessi come premio prima di lasciarla tornare a casa, mentre io mi accingevo a dedicarmi alla impegnativa giornata lavorativa che avevo in programma.Quando arrivai a casa, alle 22 passate, con ancora una mole di lavoro già pronta sulla scrivania dalla notte precedente, credo mi fossi già dimenticato di quanto avevo fatto la mattina.Il torpore derivante dalle poche ore dormite e dalle ...