1. Il culetto sottomesso e' per tutti.


    Data: 04/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... ma tanto tempo quel ritmo si fermò di colpo e le mani dell'uomo mi lasciarono le spalle. Però continuavo a godere ancora.
    
    Un'altra voce disse: “posso?”
    
    Senti Sandro rispondere gentile: “certo, è qui per questo!” e subito dopo mi ritrovai un altro cazzo in culo che continuò quella inimmaginabile stimolazione esattamente da dove l'aveva lasciata quello di prima. Cosa sentissi alla base del cazzo e anche sulla punta non saprei proprio descriverlo. Forse il termine paradisiaco è quello che più si avvicina. Era così intenso che mi sembrava di svenire, di non riuscire a sopportarlo a lungo, ma mi dovetti ricredere… Da quella volta non ho mai provato un orgasmo così intenso ma, soprattutto, così prolungato. A momenti avrei voluto che si fermasse tutto per il troppo di tutto che provavo ma, al tempo stesso, era stupefacente sentirlo continuare sempre a quel massimo livello. In testa c'era solo il piacere. Non c'erano più pensieri. Non c'era niente. E continuò, continuò, quasi senza interruzione per un tempo che proprio non saprei quantificare. Credo che cominciai a gridare, a gemere, a perdere saliva, ad ansimare… Probabilmente andai anche oltre… ma tutto è confuso.
    
    Quando la nebbia cominciò a dissolversi mi ricordo seduto sull'asciugamano, stanco ma con una profonda sensazione di soddisfazione.
    
    Rientrando a casa Sandro mi disse che ne avevo presi sette.
    
    “Sette? Vuoi dire che mi hanno inculato in sette?”
    
    “Si. Tutti col goldone...”
    
    “Sette! In sette. Cioè mi hanno ...
    ... inculato in sette. Uno dopo l'altro?”
    
    “Si, non ti ricordi? Gli dicevi di continuare, di sfondarti, di farti godere. Pregavi che non smettessero. Ad un certo punto ti sei messo anche a pisciare...”
    
    “A pisciare?”
    
    “Si, ti sei messo a pisciare!” Candidamente gli risposi che ne avevo contati solo due. Ed in effetti era proprio così. Ripensandoci anche il giorno dopo non misi mai a fuoco cosa successe quel giorno. I miei ricordi lucidi rimasero fermi al secondo che chiede a Sandro se può scoparmi. Poi solo piacere, piacere, piacere.
    
    E la cosa buffa è che Sandro è ancora convinto che io continui a far finta di non ricordare “perché non puoi non ricordare quella chiavata senza fine. Non puoi! Godevi talmente che se non te lo ricordi ti sei perso l'ora più bella della tua vita! Ma lo so che lo dici perché non ti va di essere la troia che hai dimostrato di essere quel pomeriggio!”
    
    Ma io non ricordo davvero, ed è tutto vago anche il dopo, almeno fino a quando non mi sono ritrovato steso a prendere il sole e ho sentito un “bentornato! Sei di nuovo con noi? Hai fatto proprio un bel sonnellino. Certo, dopo quella chiavata… un pisolino ci voleva proprio, no?” Lui era steso vicino a me e mi sorrideva. Il sole era ancora alto e faceva un gran caldo. Intorno a noi c'era una varia umanità, ma di soli maschi e mi sembrava che al culo fosse successo qualcosa visto che avevo una gran voglia di… grattarmelo. Inoltre, man mano che mi riprendevo da quel torpore mi accorgevo di qualcosa ...
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