Si, era proprio il meccanico che cercava.
Data: 04/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
“Ciao. Il capo è fuori ma dovrebbe tornare a momenti. Ti serviva qualcosa?”
Gino rimase indeciso. Era andato li perché gli avevano detto che, oltre a customizzare moto, il proprietario era proprio un bel tipo, di quelli che piacevano a lui ed era assai disponibile a… darsi da fare. Trovarsi davanti quel ragazzetto piccolino, rasato e infagottato in quella tuta di almeno due misure più grande lo lasciò perplesso.
“Si, grazie… Se torna lo aspetto...”
“E’ per qualcosa che non va o per modificarla?”
“Per modificarla...”
“Si, si presta bene. Gran bel modello...” e si rimise a trafficare con un cambio.
Si diede un’occhiata in giro iniziando a sbirciare in quell’ordinatissimo ambiente, guardò alcune moto smontate, una in fase di assemblaggio, dei serbatoi appoggiati su uno scaffale e poi fu attratto da alcuni modelli che si intravedevano dalla fessura di una porta socchiusa. Guardò meglio e notò, delle foto che tappezzavano, disposte in maniera ordinata, un’intera parete sul fondo, proprio dietro alle moto esposte. In tutte le immagini c’era lo stesso modello, una bellissima Harley Davidson Electra Glide azzurra degli anni settanta, ma sopra c’erano decine di ragazzi diversi, tutti rigorosamente con il culo esibito in primo piano. Spinse leggermente la porta e si avvicinò cominciando a fissarle. I giovani raffigurati erano ripresi di schiena e la maggior parte indossava un qualche capo d’abbigliamento: stivali, guanti, calze a rete, cinture, giubbotti, fasce ...
... elastiche, sciarpe, caschi, occhialoni ma ciò che colpiva era il sedere. Sempre messo al centro della foto e sempre perfettamente a fuoco e tutti i soggetti erano in pose plastiche e ben studiate per farli risaltare.
“Forti vero? E’ la collezione del Tana.”
Non capì. “Si, del capo.
Qui lo chiamano tutti il Tana… Le fa solo agli amici, sai, quelli giusti. Diciamo speciali. Qui è un onore esserci… Ci sono anch’io vedi?” e indicò un’immagine.
C’era un ragazzino in piedi sulle padane che indossava solo scarpe antinfortunistiche e una cintura piena di attrezzi in vita. Colpiva la pelle quasi bianca e la totale assenza di peli in tutto il corpo, enfatizzata da un sapiente gioco di luci. Rispetto alle dimensioni della moto sembrava ancora più piccolo.
“E’ di due anni fa. Ero venuto a lavorare qui da poco ma sono piaciuto subito al Tana… Sai, per me lui è proprio uno speciale...”
Un cupo rumore sordo annunciò l’arrivo di una moto: “ecco! E’ arrivato.”
Scese un uomo molto alto che si tolse subito il casco. Il viso era avvolto da una lunga barba nera e, come si aprì la giacca, dalla maglietta scollata fece capolino un fitto pelo.
“E’ qui per te.”
“Giorno. Cosa ti serve?”
“Mi hanno parlato assai bene di te… volevo fare qualche modifica… ma senza esagerare...”
“Siamo qui per questo… quello che ti piace… si fa… Scusa un attimo che mi tolgo sta roba...”
Si allontanò raggiungendo una stanza sul fondo. Si era proprio come gli era stato descritto da un amico che ...