1. L'estate sta finendo


    Data: 05/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack

    Sabato 31 Agosto 1996.
    
    - “E così domani torni a casa eh, piccolo?”
    
    - “Sì, ma non mi va."
    
    - “Come non ti va? Dovresti essere contento! Torni dai tuoi amici, a fare le partite di calcio, ricominci la scuola, ci sono i nonni…”
    
    - “Sì, Fabri, ma non ci sei tu.”
    
    Fabrizio rimase spiazzato ancora una volta, come accadeva dall’inizio di quel mese di Agosto 1996, dalla risposta del piccolo Gregorio. Spiazzato dalla crudele, fredda e puntuale verità delle sue parole.
    
    Tra loro il feeling si instaurò subito, dal primo giorno.
    
    Fabrizio, 21enne torinese, quell’anno fece la stagione come animatore per la stagione estiva in un hotel a quattro stelle dell’Isola d’Elba, a Marciana.
    
    Qualche soldino faceva molto comodo a un giovane studente con nessun aiuto da parte della famiglia e tanta voglia di diventare qualcuno nella vita, di smarcarsi da quella mediocrità che sentiva non appartenergli.
    
    Gregorio arrivava coi genitori da Bologna, un mese di meritate ferie per mamma e papà, un mese di tremenda noia per lui. Lui che a sette anni non legava coi bambini della sua età ma in compenso passava le giornate a parlare di cose serissime con le maestre delle elementari. Era un bambino particolare Gregorio, pensava e parlava come un adulto nel corpo di un ragazzino settenne.
    
    Forse per questo Fabrizio rimase colpitissimo da lui.
    
    All’inizio per Fabrizio non fu facilissimo coinvolgere Gregorio nelle attività di gruppo, nonostante lo sprono dei genitori e degli altri ...
    ... animatori.
    
    Gregorio non legava più di tanto con gli altri piccoli turisti e preferiva la compagnia di Fabrizio.
Una sera, durante l’abituale animazione serale del dopo-cena, puntualmente Gregorio si isolò. Fabrizio prese coraggio e si avvicinò a Gregorio.
    
    - “Greg, posso farti una domanda?”
    
    - “Certo, dimmi.” disse serissimo il bambino.
    
    - “Perchè non vuoi mai stare con gli altri bimbi a giocare e vuoi sempre stare con me. Non che la cosa mi dia fastidio eh, anzi! Mi fa tanto piacere… però non mi era mai successo.”
    
    Gregorio si sedette su una seggiolina formato bambino del giardino del villaggio turistico e gli fece gesto di accomodarsi anche lui su una di quelle a dimensione adulto.
    
    - “Mah, non saprei spiegarti. È che gli altri bambini mi sembrano tutti così stupidi, s’interessano a cose stupide. Tu no, con te parlo di un sacco di cose interessanti. Ad esempio, ti ricordi quando l’altro giorno mi hai parlato di quello che vuoi fare da grande? Ecco, mentre me lo raccontavi ho capito che cosa voglio fare anche io. Gli altri al massimo pensano che vorrebbero la maglia di Baggio… capisci no? Io mi preoccupo del mio futuro.”
    
    Fabrizio lo abbracciò, divennero inseparabili durante quella vacanza.
    
    Durante una serata di gala organizzata dall’hotel un fotografo scattò loro una fotografia: Fabrizio se ne fece stampare due copie.
    
    - “Comunque Greg, questa è per te.”
    
    - “Che bella Fabri.
    
    Grazie.”
    
    Gli occhi di Fabrizio cominciarono a gonfiarsi di lacrime, ma si ...
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