L'estate sta finendo
Data: 05/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: HegelStrikesBack
... bene.
- “Scusa Fabri, è mia mamma… vado un secondo a chiamarla”
Si diresse verso l’uscita ma imboccò il corridoio dei bagni.
Un attimo dopo s’alzò anche Jalaal e lo raggiunse.
Stessa dinamica della mattina al museo.
Una sciacquata alle mani, uno sguardo complice e via a chiudersi dentro il cubicolo.
Questa volta Greg, molto più sul pezzo che al mattino, prendeva iniziative e abbassava i pantaloni di Jalaal e gli estraeva il cazzo dai boxer come non avesse fatto altro per tutta la vita.
Non lo guardò nemmeno e se lo mise immediatamente in bocca.
Mentre quel bel cazzone arabo compiva un osceno dentro-fuori dalla bocca di Gregorio, tre bussate richiamarono la sua attenzione.
Jalaal senza nemmeno scomporsi o spostarsi allungò una mano verso la chiave, la girò e aprì la porta, senza neanche distogliere lo sguardo dal viso di Gregorio che, impaurito come non mai, non riusciva però a staccarsi da quel palo di carne.
Entrarono altri due ragazzi arabi, dell’età circa di Jalaal.
Uno, basso, tarchiato dal cazzo non lunghissimo ma decisamente largo, l’altro più muscoloso e con una dotazione molto simile a Jaalal.
Fadi e Tamam erano i loro nomi, ma questo Gregorio non ebbe mai modo di saperlo.
Anche loro, come immaginabile, si cacciarono fuori il cazzo e lo sbatterono molto poco delicatamente sulla faccia di Gregorio.
Lui che pensava di essere a cena con l’amico appena ritrovato, si era invece - suo malgrado - riscoperto una grandissima puttana ...
... succhiacazzi, con tre cappelle arabe da soddisfare in ginocchio nel cesso di un imbiss.
Nell’attesa che Gregorio ritornasse al tavolo, Fabrizio pensò intanto di farsi una salutare pisciata. Entrò nel cesso degli uomini e si diresse immediatamente agli orinatoi a muro, li preferiva decisamente ai bagni chiusi, erano più igienici a suo dire.
A cazzo in mano e pisciata in corso, sentì dei mugolii decisamente inequivocabili provenire dal cubicolo chiuso.
“Ah però, qua qualcuno si sta divertendo parecchio… beato lui!” ebbe da pensare tra sè e sè e con un sorrisetto tra il compiaciuto e l’invidioso torno a sedersi al tavolo.
Pochi minuti dopo i tre arabi vogliosi scaricano le loro sborrate sulla faccia e nella bocca di Gregorio.
Lo guardarono compiaciuti e aggiunsero:
-“That’s how we welcome bottoms in Berlin. Have a nice stay.”
Ecco come accogliamo i passivi a Berlino. Buona permanenza.
E sghignazzando uscirono tutti e tre, lasciandolo dentro una latrina ricoperto di seme.
Fortunatamente c’era un po’ di carta igienica per pulirsi, sai che imbarazzo uscire con la faccia glassata come un donut?
Si ripulì alla bene e meglio, uscì, si sciacquò il viso e tornò a tavola.
Fabrizio nulla sospettava e la cena riprese tra una chiacchiera e l’altra.
Tornarono in albergo con una lunga passeggiata, faceva freddo ma il cielo era terso e pieno di stelle.
A vederli da fuori potevano sembrare qualsiasi cosa: una coppia, padre e figlio, due fratelli.
Certo ...