1. Il Ritorno di Francesca - capitolo 5


    Data: 04/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... Francesca. - Ah, no, basta ciance – rispose il bulletto, - il mio pisellino misura 25 cm e piace a tutte. – Il ragazzo si guardò intorno, non c’era nessuno ed in un attimo estrasse un bel pitone semiaddormentato di rispettabile lunghezza. Anna ed Ely si ripararono dietro Francesca che tutto sommato sembrava stesse tenendolo a bada. Il bulletto non aveva nessuna intenzione di violentarle lì per strada, per quanto forte era uno contro tre, al massimo sarebbe riuscito a prenderne una. Ma non lo voleva, sfrontato ed arrogante com’era pensava di avere un fascino infinito, voleva solo conquistarle. - Ok, - ribadì Francesca, - ma non ci interessi lo stesso. – Poi ripensandoci e riflettendo gli disse. – Ti piace la vecchia gallina? – Lui capì che qualcosa stava cambiando e sorrise. – Sì, ma tu e poi la tua giovane amica mi piacete anche di più. Vi voglio tutte e tre. – Anna si mise in allarme, cosa stava architettando quella stronza di sua figlia? Istintivamente scappò verso la macchina, ma non era cosa su quei tacchi e malferma sulle gambe. Il giovanotto l’abbrancò al volo mentre cercava di superarlo. L’abbracciò e la palpò sulle tette e sul culo, mentre Francesca si avvicinò e le mollò due schiaffoni sul viso, che rimasero segnati di rosso. – Cosa volevi fare stupida? – le alitò ringhiando in faccia. Anna era interdetta mentre il giovanotto continuava a palparla con ancora maggiore decisione, ora le stava strizzando una tetta. – Niente Signora… - rispose lei. – Cercavo di scappare… ...
    ... - - E chi ti ha detto di farlo? Non c’è nessun pericolo. Il giovanotto è un amico, solo un po’ voglioso. – Mentre Francesca parlava il giovanotto aveva sollevato la gonna di Anna e la toccava prima sulle natiche e poi sulla fica. Anna non reagiva, si lasciava fare, non poteva fare niente altro visto che la sua Padrona non la difendeva ed ora sorrideva di quello che stava succedendo. – Come ti chiami? – chiese Francesca al giovanotto che le stava diventando simpatico. Era bruno, alto ed anche bello. – Marco – rispose lui - e tu? – Parlavano mentre lui continuava a toccare intimamente Anna ed ora quel pitone si era rizzato magnificamente e premeva con insistenza sulle natiche di Anna che era diventata rossa e molle tra le mani di Marco. – Io mi chiamo Francesca, la mia amica Ely e questa troia, che hai per le mani, Anna. – Ely non aveva detto ancora una parola e preferì continuare a tacere. - La gallinella non è male – rispose Marco, - e mi piace come la tratti. La voglio. – Ora che il giovanotto ne aveva una per le mani e ora che si era eccitato aveva ridimensionato le sue pretese. Meglio una che niente. - La puoi avere – rispose Francesca, - ma solo lei e voglio vedere quello che le fai. – In giro continuava a non esserci nessuno ed ora che le cose si erano calmate qualcuno avrebbe potuto notare qualcosa di strano solo passando accanto a loro. - OK, - rispose il bulletto, - venite con me. – A cinquanta metri era parcheggiato un enorme suv con i vetri oscurati. Lui si mise al ...
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