1. Il Ritorno di Francesca - capitolo 5


    Data: 04/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss

    ... non poteva farci niente. Il suo corpo era lucido e luccicante, le due Mistress l’avevano lustrata bene, la sua vulva era aperta, anch’essa brillante. Si vedeva il rosa delle grandi labbra già stimolate a dovere. Francesca aveva le mani legate dietro la schiena ed era immobilizzata, trattenuta ad una piattaforma in diversi modi. La piattaforma era un parallelepipedo di tubi di acciaio. Quattro a terra, quattro in verticale e tre soli in alto. In mezzo c’era lei posizionata a 90 gradi con le caviglie legate da anelli agli angoli in basso, delle leggere catenelle partivano dagli anellini che aveva ai capezzoli, alle grandi labbra ed al clitoride. tutte fissate alla struttura in basso. Larghe fasce di cuoio le passavano sotto la pancia e sotto le ascelle e la sostenevano per impedirle di cadere in basso. Aveva un piccolo gioco, ogni movimento, anche il più piccolo, le ricordava che non si poteva muovere senza venire tirata per gli anelli. Ed agli anelli ai capezzoli erano state fissate anche quelle assurde campanelline che appena si muoveva suonavano. Era una vacca, già in sofferenza per la posizione, chi sa quanto l’avrebbero fatta rimanere lì e cosa le avrebbero fatto. Ancora una volta era umiliata, punita, derisa ed irrisa. Dopo che aveva fatto tanto per diventare la preferita del suo Padrone, ora era di nuovo alla mercé di tutti. Erano tutti lì, nel dungeon, ad assistere al suo degrado, Sara e Renata nude e pronte a godersela pure loro, con i loro mariti che avevano ...
    ... iniziato a giochicchiare distrattamente con le loro schiave. Infine il suo Padrone stravaccato in una poltrona e sua madre, in ginocchio accanto a lui, che la guardava sorridendo perfidamente. La troia, pensò, si sta vendicando, pure lei. Mancava solo Ely, Master Daniele aveva deciso di tenerla fuori da quel festino in cui la sua padrona era l’attrazione principale. Era in quello stato dalle 20,30, quando l’avevano fatta scendere nel dungeon e l’avevano preparata ed esposta in quel modo. Ora erano le 21, chi sa quanto sarebbe durato quel martirio. Sentì dei passi, non osò girarsi, ma l’uomo le comparve davanti. Era Marco, il giovane tamarro che la fissò negli occhi con un sorrisetto beffardo. Lei tremò, aveva visto come aveva sfondato Anna. Poi il tamarro invece che rivolgersi a lei salutò la comitiva. – Salve gente, stasera vi farò divertire anche se ho visto che voi avete già iniziato. - Master Daniele dopo la prima e sbrigativa telefonata l’aveva richiamato e gli aveva spiegato cosa voleva da lui, non erano ordini, ma buoni consigli. E lui che infondo era un tamarro intelligente gli rispose che andava bene. Il tamarro continuò, - ma soprattutto farò divertire questa troia… certo soffrirà un po’, ma alla fine vedrete che colerà come le cascate del Niagara – concluse ridendo e facendo ridere tutti. – Ciao bella, vedo che ti hanno agghindato alla perfezione. Avevo intuito che eri una schiava anche se ti atteggiavi a Padrona ed ieri notte mi hai concesso la vecchia gallina mentre tu ...
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