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Il Ritorno di Francesca - capitolo 5
Data: 04/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss
... stavi sulle tue. Questa sera invece il tuo Padrone mi ha detto che sei a mia disposizione… e di queste belle signore. – Indicò Sara e Renata nude accanto a lui ed effettivamente belle ed affascinanti. - Ti farò vedere i sorci verdi. – Francesca tremò e si sentì persa. Sara e Renata nell’attesa la titillavano. Sara sulle mammelle, Renata sulle cosce e sulla fica, ma lei era troppo spaventata per eccitarsi. Il tamarro si apprestava a fare il suo numero schiaffeggiandola con il cazzo. Nooo, pensò Francesca, non mi tratterai come l’ultima delle troie, ed appena lui lo tirò fuori lei gli si avventò addosso tentando di morderlo. Il tamarro fu lesto a scansarsi e Francesca gridò di dolore strattonata come fu per i capezzoli mentre le campanelline appese agli stessi tintinnavano gioiosamente. Il tamarro le diede un manrovescio che la fece urlare ulteriormente. Poi se lo ritirò dentro e prese la prima frusta che trovò. Si portò dietro la schiava e le assestò due belle frustate rapidamente. I colpi portarono Francesca a tendersi e gli strattoni si sentirono sulle labbra della fica oltre che sul clitoride ed ancora sui capezzoli. Gliene diede diverse altre e Francesca cercò di non muoversi per non farsi ulteriormente male. Poi il tamarro cercò un O ring e glielo piazzò in bocca. Era molto grosso e il viso di Francesca si sfigurò incredibilmente mentre il livido sulla guancia da rosso diventava viola. Lui le strinse il volto tra le mani per impedirle di muoversi e poi spinse l’enorme ...
... uccello dentro la bocca di Francesca, lo spinse fino a riempirla tutta fino in fondo alla gola. Francesca pensò che sarebbe soffocata quando lui lo ritirò indietro permettendole di respirare. – Ti permetto di scegliere troia – le disse, - o tiri fuori la lingua e me lo lecchi come quella gran pompinara che sicuramente sei e con grande devozione, oppure ti fotto in bocca come voglio e per quanto tempo voglio. – Francesca stava per scuotere la testa per dire no, ma si fermò cercando di raccogliere le idee. Per molti secondi stette ferma. Il tamarro le disse – non ho fretta troia, puoi ragionare quanto vuoi, ma devi sapere che tra un minuto riprendo la frusta in mano e te le do fino a quando non mi risponderai. Però ti avverto, se decidi di leccare devi essere molto appassionata. Ce la devi mettere tutta – le disse mentre l’accarezzava teneramente sulla guancia gonfia. Francesca annuì e tirò fuori la lingua cercando di raggiungere attraverso l’O ring la gloriosa cappella del tamarro. Lui non aveva intenzione di renderle la vita facile ed all’inizio non l’avvicinò alla sua lingua. Francesca si protese fino a dove gli anellini glielo permettevano senza farsi troppo male e protese anche la lingua il più possibile in fuori. Fino a raggiungerlo e poter gustare il liquido che faceva luccicare la cappella. A quel punto il tamarro avanzò di qualche centimetro per permetterle una buona leccata e Francesca ci mise tutta la passione che il tamarro desiderava. Dopo qualche minuto Renata che ...