1. Il collare - Cap.4


    Data: 07/01/2019, Categorie: Zoofilia Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti

    ... che avendo Martina per moglie, Alberto non necessitasse di una colf che fosse più di una semplice colf, non aveva quel tipo di atteggiamento con lei infatti. Eppure, potendo scegliere, s'era voluto prendere quella più bella, cosi da poterla ostentare lei pure con gli ospiti. Indendiamoci, Alberto non era un mostro, anzi si comportava come una persona squisita. Gentile, garbato, non alzava la voce. Mai. Rientrava piuttosto tardi, cenava con la moglie o da solo, e poi si chiudeva per qualche altra ora nel suo studio a lavorare ancora. Per assurdo certe volte sembrava tiepido, quasi disinteressato a tutta la bellezza che gli girava per casa. Un altra persona comlpetava la lista degli inquilini di quella villa. Jermy, il figlio di Alberto. Avrà avuto si è no quattro o cinque anni. Martina e Sveta se lo scambiavano in modo tanto paritario, da farmi dubitare che potesse essere figlio della prima. A guardarla d'altronde, non avrei mai detto che potesse aver già partorito. Non potevo biasimarla tuttavia, perchè il bambino era davvero insopportabile. Dovevo continuamente sostenere i suoi graffi, gli schiaffi le tirate di orecchie, senza che nessuno venisse a staccarmelo di dosso. Più d'una volta mi domandai se il vero cane, Ged, questo era il nome dell'animale, al mio posto non avrebbe già da tempo sbranato quella piccola peste. In quei giorni, mentre venivo seviziato dal rapollo di casa, feci una scoperta agghiacciante. Era passato del tempo. Molto tempo ... troppo tempo, da quel ...
    ... giorno al veterinario. La stagione era cambiata, tanto che Sveta faceva i preparativi con Jermy per Halloween. Due mesi! Che era successo? Come ero finito lì? La spiegazione che mi diedi, era che probabilmente il collare era stato tolto a Nerone durante i preparativi per la tolettatura. Perchè poi, invece che tornare al suo di collo, fosse finito tempo dopo attorno a quello di quest'altro cane, era un vero è proprio mistero. Quando appresi quest' infomazione, ebbi l'impulso di scappare, di correre fuori, saltare la recinzione e raggiungere casa. Ged, con quel suo corpo grosso è muscoloso, probabilmente ne sarebbe stato in grado. Ma poi? Quanto sarei riuscito ad andare avanti da solo? E come potevo rientrare in casa? Ero disperato, realizzai di essere finito dalla padella alla brace. A casa, tra l'altro, avevo lasciato una situazione a dir poco preoccupante. Come stavano andando le cose tra Manetti e mia moglie Laura? Rabbrividivo all'idea che in questi due mesi fossero passati dalle parole ai fatti. E Michela? Voi vi chiederete cosa c'entrasse mia figlia. Beh, avevo riflettuto su quello che era successo fra noi, ed ero giunto alla conclusione, neanche troppo arguta, che quella sera lei aveva avuto il completo controllo della situazione. Per quanto volessi darmi tutta la colpa dell'accaduto (che era comunque maggiore della sua, visto che io almeno sapevo chi avevo di fronte...), mi era chiaro il fatto che non sarei mai riuscito a fare sesso con lei in quel modo se anche lei non ...
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