L'Università fuori sede (CAP 6)
Data: 07/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Pensionato
... “ Ecco la mia amica Sonia e vedo che ci ha portato un'altra bella ragazza che si chiama?” “ Antonella” rispose con voce rotta dall'emozione, pensai, o dalla paura? Anto cercò la mia mano e me la strinse, cercai di infonderle la sicurezza che neppure io avevo. Ci tolsero le bende dagli occhi: l'ambiente era nella penombra, una serie di grosse candele accese circondavano un tavolo con delle cinghie, da una parte c'era una specie di cavallina, di quelle che si usano nelle lezioni di ginnastica, anch'essa circondata da candele, una croce di sant'Andrea ed un cavalletto con l'asta trasversale molto sottile, le pareti erano spoglie salvo una rastrelliera dove erano riposte in ordine parecchi tipi di fruste e sotto un panchetto con allineati vari dildo di misure diverse; oltre Laura e Giovi erano presenti due uomini ben vestiti, con una mascherina che ne dissimulava le fattezze, guardandoci annuivano in direzione dei padroni di casa: si avvicinarono e con un perfetto baciamano si presentarono come amici di Giovi: Antonio e Claudio. “Non abbiate paura, ci disse all'orecchio Laura, vedrete che vi piacerà come è piaciuto ad altre prima di voi!” Un po' quanto mi disse mi dispiacque, non ero l'unica a dare loro questo piacere ed non ero la prima.” “ Allora signori, disse Laura, dopo le presentazioni vogliamo iniziare? Se siete d'accorso potete accomodarvi nello spogliatoio dove troverete un abbigliamento più consono alla serata. Sonia ed Antonella vengano con me!” La seguimmo in uno ...
... stanzino; ci fece spogliare completamente e ci fece indossare un indumento di pelle: praticamente delle bretelle incrociate che passando tra le gambe, andavano sotto i seni sostenendoli e poi si riunivano sulle spalle e arrivavano sotto i glutei sostenendoli e mettendo in risalto il pube e la figa. Per Anto c'era anche una maschera alla Catwoman. A me legò i capelli a coda di cavallo e non perse l'occasione di accarezzarmi i glutei. Poi anche lei si denudò completamente ed indossò una tuta nera di lattice, così attillata, che non nascondeva nulla del suo magnifico corpo. Ritornammo nella stanza e fummo accolte dall'applauso dei tre uomini che invece erano vestiti, o meglio, svestiti, come gli antichi torturatori della sacra inquisizione compreso il cappuccio nero con le aperture solo per gli occhi e la bocca. Conoscevo troppo bene il corpo di Giovi per non individuarlo subito, mentre gli altri due erano confusi,ma non mi interessava troppo: erano due bei fisici, uno forse troppo palestrato per i miei gusti e completamente glabro, mentre l'altro più normale, pelosetto e con un principio di pancetta, ma appena accennata. Il pacco fra le gambe era notevole per entrambi. Giovi prese Anto e la fece sdraiare sul tavolo, le immobilizzò le gambe spalancate e le braccia ai braccialetti fissati sul tavolo: a me riservarono la croce di Sant'Andrea ed anch' io vi fui assicurata mediante braccialetti. Si fecero avanti i due “boia”: quello glabro, si dedicò ad Anto mentre l'altro venne verso ...