Io la mia ragazza e mio cugino in grecia
Data: 08/01/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: benves
... lei.
La palestra di mio cugino gli diede le ferie a luglio, io ed Elena ci organizzammo per avere libero lo stesso periodo.
Partimmo per AntiPaxos i primi giorni di luglio.
Il viaggio in nave fu un po fastidioso, ma a parte quello tutto bene.
Per risparmiare prenotammo un appartamentino in modo da risparmiare sul vitto e non essere sempre costretti ad andare a spendere per mangiare.
Non so se siete mai stati a Patos, beh, se Patos in un giorno la giri in motorino, AntiPaxos in un giorno la giri a piedi.
In più la cosa sconvolgente che in quel periodo non ci sono turisti.
Le cose da fare lì non sono molte, relax e mare, senza necessità di essere vestiti bene od altro, passi le giornate in ciabatte e costume.
Mentre passeggiava io presi sottobraccio mio cugino e gli proposi un piano.
Lui aveva un debole per la mia donna, me lo aveva confessato.
Anche io a mia volta gli confessai di aver voglia di vederla condivisa con un altro, e se l'altro è mio cugino tanto meglio.
Volevo mettere in pratica quello che era la mia fantasie.
Lui mostrò subito interesse ma, temeva che lei rifiutasse.
“Facciamo una prova no?”
“Io proporrò di andarcene a letto, tu farai finta di andartene a fare un giro e ti apposti nelle vicinanze”.
“Tu ti introdurrai dentro quando te lo dirò io”.
“Attenderai fino a quando non capirai, sarò io a chiamarti …….. poi quello che succederà, nel bene o nel male sarà a tua volta offerto a me, tuo cugino e vecchio amico ...
... ….. ok???”
Mi guardò con un sorrisetto a mezza bocca.
Non si oppose ma non seppe dire nemmeno di si.
Comunque quando ce ne andammo via lui si allontanò ed io e la mia lei ci incamminammo per il vicolo dove c’era l’ appartamento
Si mise fuori della porta della casa.
Dopo poco entrò e si sedette fuori della porta della nostra camera, in silenzio, da dove si sentivano tutti i rumori.
Lei indossava una vestaglietta di cotone.
Era stupenda: senza reggiseno e senza mutandine ma quella vestaglietta di cotone risaltava la sua pelle.
Le tettine mantenevano uno stato di indurimento che non sarebbe mai servito il reggiseno.
Le cosce leggermente abbronzate finivano dentro quel bianco della vestaglia, risaltando e invitando ad avvicinarsi alla porta del paradiso o dell'inferno.
Il fatto che baciarla e stringerla potesse muovere quella vestaglietta corta scoprendo inavvertitamente le sue forme mi eccitava.
Mi eccitava baciarla ed allo stesso tempo guardarci allo specchio.
Mi sentivo in un film.
Mentre la stringevo accarezzavo il cotone al di sotto del quale avrei dovuto sentire qualcosa ma invece sentivo la sua forma incontaminata.
Se le stringevo i fianchi, il gonnellino da notte si arcuava mostrando la parte bassa del suo sedere. La presi da dietro, mordicchiandole l’orecchio ed il collo adesso scoprivo a tratti la sua fichetta depilata guardando la scena allo specchio davanti a noi.
Anche lei si guardava allo specchio, e nel profondo dei suoi ...