1. Miele


    Data: 09/01/2019, Categorie: Voyeur Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... spalliera per appoggiarsi con il blocco. Miele o come veramente si chiamava, non fece una piega, sembrava addirittura contenta di fare da modella, per non parlare di quanto apprezzasse l’ipotesi di evitare l’ennesimo rapporto sessuale della giornata, anche se, doveva ammetterlo, questo tizio non era affatto male, intanto non era il solito vecchio grasso e laido, anzi, aveva un discreto fisico, forse un po’ troppo magro per i suoi gusti, ma aveva un bel viso, e il viso per lei era la cosa più importante, la seconda cosa che guardava erano le mani, e le mani di lui erano decisamente affascinanti, magre ma muscolose, grosse vene si intravedevano sotto i peli neri, le dita sottili e curate, molto sexy... Si rilassò un poco mentre lui già faceva muovere rapidamente la piccola matita sul primo foglio di carta. I suoi occhi si muovevano rapidamente andando dalla giovane prostituta al foglio, era un via vai di sguardi senza sosta, sembrava soddisfatto, perché lentamente la sua bocca si rilassò e un cenno di sorriso gli increspò le labbra. Strappò un foglio e lo posò sul piano della piccola toeletta, cominciando subito un secondo schizzo. La ragazza si stava veramente rilassando ora, anzi a dire il vero stava cominciando ad eccitarsi, essere al centro delle attenzioni di quell’uomo era una sensazione particolare, lui non era interessato a lei come fosse un mero oggetto sessuale, sembrava vederla più come un opera d’arte, probabilmente vedeva in lei cose che altri occhi non riuscivano ...
    ... a scorgere. La sua mano raggiunse il primo bottone del bustino e lo slacciò, poi il secondo, il terzo e via così fino a quando non fu completamente sbottonato, scoperse i piccoli seni e cominciò a sfiorarsi i rosei capezzoli che immediatamente reagirono inturgidendosi. Si mordicchiò il labbro mentre il pittore continuava a disegnarla in questa posa decisamente più sexy. Era sempre più eccitata, interruppe il lavoro sui capezzoli, lentamente si slacciò anche i bottoni del reggicalze e fece scendere le calze di seta nera lungo le cosce, guardando il viso del pittore per vedere se lui si fosse accorto di quanto si stesse eccitando. Il ragazzo se ne era accorto eccome, si era fermato un attimo a guardarla rapito, poi strappò anche il secondo foglio di carta per cominciare una terza versione, sembrava indemoniato, la sua mano si muoveva a gesti rapidi e sincopati. La ragazza continuò a far scendere la prima calza oltre il polpaccio, poi prendendola per la punta la sfilò tirandola via, lasciando il piccolo piede completamente nudo. Aveva delle bellissime caviglie e piedi ancor più belli, con dita lunghe e sottili. Ripetè il gesto con l’altra calza e si mise ancora più comoda, allargando ben bene le gambe in modo da offrire il proprio pube alla vista del giovane. Questi la guardò nuovamente e ripartì a disegnare, i suoi gesti ora erano quasi violenti, sembrava dovesse incidere la carta piuttosto che lasciarvi un segno di grafite. La giovane prostituta sollevò piedi e ginocchia per ...