1. Cuck per caso.


    Data: 05/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... dottoressa. - Ma quando la monterà dovrà essere grossolano e prenderla di brutto.
    
    Quest’ultima frase intrigò entrambi
    
    - Ancora una cosa, - aggiunse. – Sse non ve la sentite, pazienza, ma il mio suggerimento è di farvi socializzare un po’ prima del momento.
    
    - Cioè?
    
    - Per evitare che l’emozione le distolga l’erezione, sarebbe bene che lei facesse i preliminari un paio di volte.
    
    - Se il marito è d’accordo. - dissi.
    
    Lei annuì.
    
    
    
    2.
    
    Alcune sere dopo andai a cena da loro.
    
    - Ci hanno detto di socializzare, - dissi alla fine della cena.
    
    - Lo so, me lo ha detto Elena.
    
    - Io non credo di avere problemi inibitori, ma vorrei verificare la tua reazione.
    
    - Capisco.
    
    Elena si alzò e venne vicino a me. Io le infilai una mano sotto la gonna e andai ad accarezzarle il culo. Lei reagì in modo da facilitarmi, lui sorrise. Fantastico.
    
    - Se andate in salotto, - disse alzandosi, - vi porto il caffè.
    
    Quando ci raggiunse, Elena era sdraiata sulle mie ginocchia. Le avevo sfilato le mutandine e, quando versò il caffè, le stavo accarezzando il culo.
    
    Io ero davvero eccitato, ma lo erano anche loro.
    
    - Vieni su, - le dissi, - a cavalcioni.
    
    Obbedì e si mise a ginocchia allargate attorno a me. Io la tenni così, portando il dito al suo buco del culo. Lui cercò di fare qualche battuta imbarazzata, ma poi trovò la scusa del cognac. Mentre andava a prenderlo, feci rimettere a posto Elena, la quale mi infilò la lingua in un orecchio e poi si ...
    ... ricompose.
    
    Esperimento riuscito fantasticamente.
    
    - Allora, avete socializzato? – Disse tornando.
    
    Era tra l’ironico e il divertito, il che mi fece venire un dubbio. Non è che fosse un trucco pere nascondere il suo essere cuck? Il che non sarebbe nulla di male, ma nascondermelo mi sembrava puerile.
    
    - Posso parlarti da solo? – Chiesi allora a Carlo.
    
    - Certo. Vuoi che andiamo di là?
    
    - Vi lascio io, - disse invece Elena, che andò a sistemarsi.
    
    Lo guardai e decisi di parlargli chiaramente.
    
    - Carlo, - cominciai. – Tu non hai solo problemi di compatibilità genetica, vero?
    
    Lui mi guardò con un profondo senso di imbarazzo. Poi rispose, senza guardarmi in faccia.
    
    - No. Un anno fa mi ero sottoposto a un doppio intervento alle ernie inguinali che avevo e… hanno commesso un errore. Da allora sono sterile.
    
    Ricordavo il caso, perché ho un’agenzia di assicurazioni e il problema era stato dibattuto il lungo e in largo. Di certo non sapevo che si trattasse di lui, del mio amico.
    
    E a quel punto mi sentii io profondamente in imbarazzo e addolorato. E in colpa per aver pensato che avesse avuto problemi a confessare una sua debolezza.
    
    - Carlo…
    
    Aveva gli occhi lucidi. Gli strinsi il braccio.
    
    - Hai dimostrato un grande coraggio a volermi introdurre nella tua vita privata.
    
    - E’ stata una soluzione condivisa con Elena. Lei non voleva, ma l’ho convinta. Ho preparato un conto fiduciario che intesterò a mio figlio, se nascerà, costituito dal risarcimento che mi ha devoluto ...
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