1. Cuck per caso.


    Data: 05/10/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... Poggiò le tette al mio petto e infine il viso vicino al mio.
    
    La baciai.
    
    - Se non possiamo giocare prima – le sussurrai, - possiamo farlo dopo.
    
    Ci accarezzammo fino a socializzare.
    
    - Ti piace lo sperma?
    
    Annuì.
    
    - Anche in bocca?
    
    Annuì di nuovo. - Anche in faccia. – Aggiunse sorridendo.
    
    Trovai questa confessione di un’intimità mai provata prima da una donna. L’accarezzai e lei si portò all’uccello. Non lo prese in bocca, ma ci giocò e lo baciò come un orsacchiotto.
    
    Quando tornò eretto, lo baciò e mi ordinò di alzarmi.
    
    - Non possiamo fare nulla prima di stasera.
    
    - Neanche in bocca? – Dissi con malizia. - In… faccia?
    
    - Alla fine tutto, te lo prometto. Ora teniamoci alle prescrizioni.
    
    Mi baciò, sì alzò a rivestirsi.
    
    La sera venne ad aprirmi Carlo, che mi salutò felice di vedermi. Io continuavo a sentirmi un intruso, mentre lui mi considerava parte dalla sua famiglia. Chi dei due fosse fuori strada non riuscivo a capirlo.
    
    - Elena è in camera che aspetta.
    
    Salii le scale, entrai in camera e la trovai in accappatoio. Lo lasciò cadere e rimase nuda. La trovavo ogni volta più bella. Ben fatta, solida e armoniosa.
    
    - Spogliati, - mi disse.
    
    Mi spogliai e rimasi nudo. Lei si avvicinò, si inginocchiò, con la sinistra accarezzò i coglioni e con la destra prese il pene e lo baciò. In un attimo si era eretto e le ordinai di buttarsi sul cuscino. La penetrai da dietro d’un botto, poi la bloccai con le caviglie sulle caviglie e le braccia ...
    ... passanti sotto le ascelle fin dietro la nuca.
    
    - Ti sto possedendo, - le sussurrai. - Muoviti tu. Sei bloccata, ma se provi a divincolarti mi fai venire.
    
    Cominciò a dimenarsi gemendo e sbattendo come una cagna difficile da tener ferma. Sentire lei che si stava frullando sul cazzo, con le natiche che mi accarezzavano la base dei coglioni mi fece sentire il suo padrone. Era una sensazione effimera, ma che mi consentì di venire a fiotti.
    
    Chissà se ne avrebbe parlato con Carlo…
    
    Magari glielo aveva suggerito lui di prendermelo in bocca…
    
    Nei giorni successivi la montai in tutti i modi che conosco, ma sempre venendo in breve tempo, non appena ero a pieno regime.
    
    Ero diventato di famiglia e l’idea che sarebbe finita cominciava a spiacermi. Carlo lo capì.
    
    - Domani è l’ultimo giorno, - mi disse. – La temperatura è tornata normale, ma mi hanno detto di proseguire un po’ per sicurezza. Ti sono immensamente grato per quello che hai fatto. Se l’hai messa incinta ci hai resi felici. In tutti i casi, la dottoressa consiglia che abbiate ancora rapporti per qualche mese.
    
    Io non sapevo cosa rispondere. Però dopo il parto mi sarebbe mancata e avrei voluto farglielo sapere.
    
    - Io e Elena - continuò, - abbiamo pensato che se dopo lo vorrai, potrai venirci a trovare. Magari una volta al mese, che ne dici?
    
    - Carlo, mi stai proponendo di continuare a montare Elena anche dopo la gravidanza?
    
    Ero elettrizzato.
    
    - Se ci frequenti durante la gravidanza, penso che saremmo felici ...
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