1. Una strana circostanza


    Data: 05/10/2017, Categorie: Tradimenti Autore: SICILIANDO, Fonte: Annunci69

    ... osservare me?”.
    
    Risposi con un sonoro ECCHECCAZZO CLAUDIA !!! Ma cosa pensi che sia di pietra io?!?!?
    
    Sono fatto di carne e ossa, mica posso sopportare tanto!!! Eh!!!
    
    Per tutta risposta la gran troia mi disse sorridendo “sinceramente a me interessa soltano un pezzo di pietra, il resto può anche essere di carne e ossa”. Fiera di quel suo saper sempre azzardare risposte che rilanciavano la situazione ed imbarazzavano l’interlocutore.
    
    A quel punto io mi alzai dal divano dicendo che suo marito mi aveva invitato a restare per cena perché sarebbe rientrato tardi e non voleva che sua moglie cenasse un’altra volta sola.
    
    Lei mentre mi avvicinavo mi disse “quel bastardo non ha capito che le chiavi erano una scusa per vederlo arrivare qui incazzato, come sempre quando le dimentico, per accorgersi che invece ero dentro - profumata e depilata come non mai - indossando questo completino nuovo per lui”. “Volevo farlo rilassare dato che è sempre distrutto dal lavoro!” …”volevo regalargli una serata con una puttana.. avevo programmato tutto men che la sua risposta di merda e le sue urla contro di me”. “Adesso è rimasta la puttana, il profumo, ed il completino… tu che suggerisci di fare per cena”!!!???
    
    Persa ogni inibizione risposi tirandola verso di me “direi di iniziare dal dolce.”
    
    Quel completino intimo durò davvero molto poco addosso a lei, era destino non dovesse indossarlo per molto quella sera. I suoi seni nudi contro la mia camicia premevano coi capezzoli duri ...
    ... come chiodi. Grassocci e ben torniti, invitavano la mia lingua a giocarci un pò. Il suo odore era forte, e quella fragranza di muschio bianco mi faceva diventare folle. Ero un pò vittima ed un po’ carnefice. Iniziai assaggiandole il collo, arrivando alla bocca vogliosa ed umida come se avesse sete di me. Aveva una strana acquolina, come quando desideri il tuo piatto preferito e vedi che te lo stanno portando al tavolo. Era un mix perfetto di baci sensuali ed altri voraci.
    
    Tornammo sul divano, mi spinse indietro e si tolse le mutandine mostrandomi il gran bel lavoro della sua estetista. Era realmente una statua, ma in carne ed ossa, e colma di desiderio per me che ricambiavo come mai prima con un’altra. Volteggiò due volte davanti a me lasciandosi ammirare ora il culo ora la fica, ed era veramente figa… ben cosciente di esserlo.
    
    Non ci volle molto per assaggiarla perché raggiungendomi sul divano mise un piede sulla spalliera che avevo dietro la testa inclinandosi verso me fino a farmela arrivare in bocca. Era una gran puttana ed io ero pazzo di lei. Non era bagnata, era fradicia! Voleva il cazzo di suo marito e non potendolo avere non rinunciava al mio. Ero il suo strumento di piacere. Mi spiegava come voleva essere leccata ed ogni tanto mi chiedeva di morderle piano e forte, piano e forte, la sua clitoride.
    
    Il suo profumo era estasiante ed io ingoiavo i suoi umori misti a quel muschio bianco che risvegliava la mia parte animale. Iniziai a non ascoltarla più mangiandola ...
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