1. Fidarsi di Mati


    Data: 12/01/2019, Categorie: Etero Autore: Els

    ... volesse colmare una fame che l’attanagliava da tempo. Il pene era così grosso che le servivano entrambe le mani per poterlo stringere a dovere. Le piaceva l’idea di farlo entrare in gola fin quasi a strozzarsi, la eccitava sentirlo gemere sotto il bavaglio che gli aveva legato sulla bocca. Lo pompò per mezz’ora, interrompendosi di tanto in tanto quando cominciava a sentirlo pulsare e lui si dimenava sotto il peso di quella tortura. Voleva venire, voleva venire ad ogni costo, voleva schizzarle addosso tutto il suo sperma e poi prenderla per i capelli e ficcarglielo di nuovo in bocca. La guardava muoversi su e giù per la sua verga con quella quarta di seno che ballava ad ogni suo sussulto. Sudava freddo, non poteva muoversi neanche di un centimetro e sentiva i muscoli esplodergli sotto la morsa delle corde. Nei momenti in cui lei si scostava per fargli riprendere fiato e non farlo venire, si spogliava in maniera sensuale di fronte a lui, rimanendo in fine completamente nuda. Lui le guardava il sedere tondo e perfetto, immaginandosi mille fantasie su quel culo magnifico. Lei lo rimbeccava canticchiando “vorresti, ma non puoi”, glielo avvicinava, saliva a cavalcioni su di lui, schiacciandole piacevolmente il pene contro il pube, lui sentiva gli umori caldi di lei colargli lungo i testicoli e provava un’eccitazione incontrollabile. Ma sapeva che il gioco poteva funzionare solo ed esclusivamente se fosse stata lei a decidere tutto. Decidere quando farlo eccitare, quando ...
    ... leccarlo, quando stuzzicarlo. Era una tortura, ma una tortura talmente piacevole che si costringeva a rimanere immobile, per quanto possibile in mezzo agli spasmi di piacere. Non immaginate neanche la liberazione che provò quando lei gli sussurrò all’orecchio dopo un’ora buona “ Va bene Mati, ora vediamo se riesci davvero a convincermi” e così dicendo cominciò lentamente a slegarlo. Lui era stremato, respirava affannosamente, tutto il suo corpo sembrava volesse esplodere tanto era l’eccitazione. Il suo pene era livido, grosso come non lo era mai stato, duro come un palo e gli pulsava senza freni. Sentiva tutto il suo corpo reagire all’allentarsi della tensione delle corde. Sentiva un istinto bestiale impadronirsi di lui, non le lasciò il tempo di finire di slegarlo, si sbrogliò da solo dalle ultime corde, si tolse il bavaglio con foga e la afferrò con forza per il collo, proprio sotto l’attaccatura dei capelli. Poi ebbe un attimo di lucidità e si chiese se avesse esagerato, non voleva spaventarla, non poteva farlo. “ mi vuoi?” le chiese con un filo di voce, lei lo guardò fisso negli occhi “se hai letto i miei racconti lo sai”. Non la lasciò nemmeno finire, la scaravento sul letto e le fu subito sopra. Nonostante le dimensioni di lui, entrò senza difficoltà tanto era l’eccitazione di lei, era bagnata fradicia, ansimava sotto i colpi del suo bacino. Lo sentiva penetrarla in profondità, con foga animale, lo sentiva pulsare sempre di più. Lui le bloccò le mani, la bacio, poi cominciò a ...