1. Lezioni private


    Data: 13/01/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ssbbw69

    ... questo momento non riesco a dirglielo.
    
    Mentre verso il caffè chiacchieriamo di argomenti leggeri e per un momento mi sembra di riavere il Damiano che conosco, il ragazzino intelligente, vivace e curioso che era prima di trasformarsi in un giovane uomo scontroso, complicato e sempre dannatamente contro.
    
    Lo smartphone richiama la sua attenzione: lo vedo che legge un messaggio su wapp e lo sento borbottare un poco signorile: “zoccola”.
    
    “Una troietta che vuole a tutti i costi infilarsi nel mio letto” mi dice anche se io non gli ho fatto domande.
    
    “Maschilista” lo redarguisco io.
    
    “Non mi piacciono le ragazzine che cercano di farsi a tutti i costi un cazzo. Anzi, a dire il vero, non mi piacciono le ragazze”.
    
    “Stai cercando di dirmi che sei gay?” gli chiedo usando tutta la delicatezza che posso.
    
    La sua risata mi confonde: “No, tranquilla. Mi piace la fica”.
    
    “Hai deciso di scandalizzarmi a tutti i costi con questo linguaggio da lord? Sono troppo vecchia per scandalizzarmi”.
    
    “Non voglio scandalizzarti, mi piace dire le cose senza troppi giri di parole”.
    
    “Va bene, uomo di mondo, torniamo sulle sudate carte”.
    
    “Non mi hai chiesto che tipo di fica mi piace”.
    
    “Facciamo che sopravvivo benissimo anche senza saperlo. Ok?”
    
    Damiano mi si avvicina e ride, strafottente. Poi mi guarda dritto negli occhi: “Mi piace la fica matura, le ragazzine non sanno scopare. Ma le donne come te, della tua età e con il tuo corpo, sono delle autentiche troie”.
    
    Senza ...
    ... quasi rendermene conto alzo la mano destra e gli stampo cinque dita sulla guancia.
    
    Lui continua a sorridere, mentre si massaggia la faccia.
    
    Sono già pentita del mio gesto: “Scusa, ma non tollero la tua mancanza di rispetto”.
    
    Lui mi viene addosso: molto più alto di me, ha un fisico sottile, quasi efebico, ma teso e scattante, più potente di quanto immaginassi. Mi prende i polsi, si china su di me e ora il suo viso sfiora quasi il mio. Ha uno sguardo lucido e tagliente e a me sembra più uomo di qualsiasi cinquantenne abbia mai conosciuto o frequentato.
    
    “Non ti manco di rispetto se ti dico che mi fai tirare il cazzo ogni volta che ti guardo, ogni volta che apri bocca, ogni volta che vedo sollevarsi le tue tette, ogni volta che ti muovi e fai ondeggiare il culo. Non ti manco di rispetto se ti dico che sono anni che mi faccio le seghe pensando di scoparti e di fotterti il culo”.
    
    Le sue parole hanno il potere di confondermi e confondono i ruoli che esistono fra di noi. Non sono più l'amica materna e nemmeno l'insegnante. Lui non è più il ragazzo che ho visto crescere. Siamo un uomo e una donna. Un uomo che esercita il suo potere su una donna che di colpo sembra aver perso la capacità di difendersi.
    
    Damiano si china su di me e mi bacia: dapprima brutale e quasi sgradevole, il bacio si fa via via dolce e suadente. La sua lingua entra padrona nella mia bocca. I suoi denti mordono il contorno delle mie labbra. Poi, sfiorandomi appena, prende a percorrere le linee del mio ...