1. Lezioni private


    Data: 13/01/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: ssbbw69

    ... viso.
    
    Le sue mani smettono di stringere i miei polsi per posarsi sul seno e poi sui fianchi e sul culo.
    
    Sono eccitata. Sono dannatamente eccitata. E piena di sensi di colpa.
    
    “Damiano, smetti. Potrei essere tua madre”.
    
    “Ma non la sei. Per fortuna”.
    
    "Dovresti scopare le ragazzine della tua età".
    
    "Ci ho provatro, una volta sola. E non mi è piaciuto".
    
    "Una volta sola?". Davvero fatico a credere che un ragazzo così bello e corteggiato, a diciannove anni abbia fatto sesso una volta soltanto.
    
    Lui annuisce, poi si allontana di poco da me. Le sue mani adesso accarezzano leggeri i miei polsi arrossati. Li prende e li bacia. “Scusa se ti ho fatto male” mi dice. Dove passano le sue dita, io sento la pelle diventare di fuoco. Un brivido che conosco molto bene parte dal viso e si trasmette lungo il braccio e il fianco destro. Lui si accorge di quel brivido che mi arriccia la pelle e si avvicina ancora per baciarmi la fronte.
    
    “Sei bollente” dice soltanto.
    
    “Sì”.
    
    “Hai voglia?”
    
    “Sì”.
    
    L'ultimo “sì” è un “sì” di resa, totale e incondizionato.
    
    Abbracciati e scambiandoci baci caotici e violenti, raggiungiamo la camera da letto. Mi spoglia. Lo spoglio. È bello da commuovere: esile e all'apparenza indifeso, quel corpo nasconde una forza e una voracità inaspettate.
    
    Lui mi guarda con occhi pieni di desiderio e mi stringe, ripetendomi mille volte che sono bellissima.
    
    Mi scappa una risata leggera e ironica: “Così giovane e già così paraculo?” ...
    ... chiedo.
    
    “Zitta, non contraddirmi. E adesso dimmi come ti piace”.
    
    Non mi aspettavo quella richiesta. Abituata a uomini convinti di saper fare l'amore o di scopare, frettolosi nel prendersi quel che piace e alle volte insensibili alle mie richieste, quella domanda mi sorprende.
    
    “Baciami la schiena e parlami. Fammi venire con la lingua e poi prenditi tutto quello che vuoi”.
    
    Damiano mi fa rotolare dolcemente sulla pancia e prende a baciarmi la schiena con la bocca socchiusa. Lo sento sulle spalle morbide e rotonde, lungo i fianchi, giù per la colonna vertebrale. Quando arriva in quella porzione di schiena che diventa culo, mi lascio scappare un grido di piacere.
    
    “Apri le gambe, fammi sentire se sei bagnata”.
    
    Sento la sua mano farsi largo fra le sue cosce e affondare nella fica che gocciola piacere.
    
    “Sei fradicia. Sei già pronta”.
    
    Sento il pollice che si fa largo dentro di me, mentre le altre dita scivolano verso il clitoride. Poche carezze e ho il cuore a mille. Poi lui mi fa coricare sulla schiena e mi apre con forza le gambe. Lo sento giocare con le dita contro le piccole e le grandi labbra. Poi si porta le dita alla bocca: “Hai un buon sapore. Dolce e piccante insieme”.
    
    Quando finalmente sento la sua lingua contro il mio clitoride, non trattengo un grido di piacere. Con parole che via via si fanno sempre più affannose e smozzicate, lo aiuto a scoprire la mappa che porta al mio piacere. E lui, attento, obbedisce. Con la lingua che lecca il clitoride e due dita che ...