1. 5 - sonia


    Data: 13/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: cfnm-strapon

    ... togliermi le scarpe al secondo piano e la maglietta prima di suonare. Gli scalini erano freddi e mentre a torso nudo aspettavo che mi aprissero uscì un ragazzo biondo, magrolino e sembrava molto interessato a ciò che vedeva, mi chiese qualcosa ma non lo ascoltai perché si aprì la porta. Mi aprì una ragazza a piedi nudi con una t-shirt che le copriva i fianchi, mi fece entrare e subito vidi un ragazzo nudo che mi disse “Sono Vittorio fai quello che ti dirà Sonia” mi girai verso la ragazza che serenamente ma a bassa voce mi disse “togliti gli shorts e butta i vestiti in quell’angolo, piegati in avanti, allunga le braccia e tocca con le mani la porta di casa, allarga le gambe e non dire una parola” eseguii i suoi ordini, sentii che tirava la cordicella intorno al cazzo me lo strizzò un po’ e poi velocemente mi tolse le palline una per una facendomi male ma sapevo che non dovevo parlare e mi limitai a dire “ahaaa” piano, lei mi mise un cordino sulla cappella e lo tirò facendomi trotterellare per il corridoio fino in soggiorno, poi mi mise nella posizione di prima e mi disse “non un fiato”. Con le mani tese su una sedia davanti a me mi guardai intorno, il soggiorno aveva il parquet ed un tappeto al centro, un tavolo con dei fogli sopra e qualche oggetto tra cui candele bianche e rosse, qualche sedia ed un paio di librerie con sportelli sotto e scaffali sopra, dove sugli scaffali non c’erano solo libri ma anche altri oggetti, senza preavviso mi arrivo un colpo di canna sul culo ...
    ... “ahhaaa” era difficile non urlare ma dovevo almeno espirare sbarrando gli occhi. Aspettò qualche secondo e mi diede un altro colpo un poco sotto, il rumore era diverso dalla sculacciata ed il dolore era più intenso e diffuso su tutta la lunghezza del culo, poi uno sopra al primo ed altri due, in tutto cinque colpi, sulle chiappe che si stavano riprendendo dalle sculacciate. Quando finì ordinò a Vittorio il numero 4, lui era stato in silenzio a guardarmi con lo stesso interesse di una massaia per lo spread bancario, era serenamente nudo con una fascia ai polsi ed una al collo ed in silenzio gli portò un dildo di legno che mi sembrò vero e grande come il cazzo di Carlo, con tanto di coglioni neri. Sonia indifferente come chi mette un libro su uno scaffale me lo ficco in bocca per tutta la lunghezza mentre ero a 90 gradi, con naturalezza infilava il dildo fino in gola e poi lo tirava via incurante che mi strozzasse e mi procurava conati di vomito, quando fu ben coperto di saliva lo tirò via e ripeté “non un fiato”.
    
    Ero teso come la corda di violino, sapevo che sarei stato battuto con la canna se avessi disubbidito ma anche che quel cazzo mi sarebbe stato infilato nel culo, il lavoro di Carlo prima e la tranquilla cattiveria di silvia avevano annullato la mia volontà e non sapevo cosa avrei potuto fare? Il mio cazzo intanto inizio ad essere di nuovo barzotto, Sonia si posizionò dietro di me mi diede una sculacciata e mi disse “rilassati” appoggiò il dildo al buco del culo dove ...