1. La 18enne del conad


    Data: 14/01/2019, Categorie: Etero Autore: Frank721, Fonte: Annunci69

    Tratto da una storia vera…
    
    -Non hai preso l'insalata?- la domanda di mia madre è come una mazzata sulle ginocchia. So già come andrà a finire. Appoggio le borse della spesa a terra e alzo gli occhi su di lei, con uno sguardo a metà fra l'esasperato e il rassegnato -Non che non l'ho presa! Non c'era scritto sulla lista!- -Lo davo per scontato... E ora che faccio per cena? Lo sai che tuo padre non vuole che si accendano i fornelli o il forno con questo caldo-. Quello stesso caldo dal quale speravo di trovare sollievo, arrivato a casa. L'unica cosa che volevo era accendere il condizionatore, mettermi a letto e svenire. -Dai Fra, fai un salto al Conad qui vicino e vai a prendere un manigot- mi dice lei con fare sbrigativo -Te lo scordi! Fate quel che volete, io là fuori non ci torno...- -Dai sono dieci minuti di macchina!- -No, sono dieci minuti di sauna supplementare!- -Fra!- - Mamma!-...
    
    Cinque minuti dopo, ovviamente, sono di nuovo in macchina diretto allo stramaledetto Conad a prendere la stramaledettissima insalata. Sono scazzatissimo e muoio di caldo. In preda alla disperazione accendo l'aria condizionata, mandando a quel paese quel forno semovente che dicevano essere la mia macchina, la benzina, le accise sulle benzina e più o meno tutto ciò su cui il mio sguardo si posava. Invenzione geniale il climatizzatore peccato che ora mi ritrovi con le gambe ghiacciate e la schiena rovente, il sudore che cola, e la maglietta incollata alla pelle. Imbocco il viale alberato ...
    ... che porta al complesso di negozi dove c'è anche il Conad. All'improvviso, con la coda dell'occhio, vedo qualcosa, qualcosa che mi attira, fra il verde degli alberi.
    
    Rallento leggermente per godermi la vertiginosa minigonna bianca di una ragazza e l'altrettanto notevole ed eccitante scoscio che impudicamente e inconsapevolmente mostra. È seduta in braccio al suo ragazzo, amoreggiando con ardore, i baci si sprecano mentre il bordo della minigonna sale. Ammiro per ancora qualche istante quel ben di Dio, a mio avviso sprecato. Quel ragazzino probabilmente non sa neanche dove andare a mettere le mani, figuriamoci il resto. Si vede lontano un miglio: tirato a lucido manco fosse un pavimento di marmo di Carrara, con quel tocco leggermente effeminato che ora sembra andare tanto di moda anche fra i miei coetanei, e che sembra essere anche tanto apprezzato. Scuotendo la testa, accelero mentre filosofeggio fra me e me sulla futilità e sulla proverbiale perla data al proverbiale porco.
    
    Duecento metri più in là trovo parcheggio e mi dirigo al Conad. Camminando mi do un'occhiata in giro osservando la gente e constato che il tizio di prima è perfettamente integrato con la fauna umana giovanile locale. Ho 21 anni ma guardando quei ragazzini di 16-18 anni mi rendo conto che il mondo è cambiato, e non esattamente in meglio. Ragazzi sempre più effeminati, depilati da capo a piedi tanto che mi stupisco che abbiano ancora tutti i capelli in testa, e ragazze che assomigliano sempre più a dei ...
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