La 18enne del conad
Data: 14/01/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Frank721
... maschiacci e che probabilmente tra un po' cominceranno a pensare che la depilazione sia una cosa da maschi. Osservando bene mi accorgo che alcune lo stanno già pensando.
Ripenso alla ragazza bionda di prima, la sua pelle chiara e levigata...
Non so perché, forse il caldo, forse il fatto che è passato un po' dall’ultima volta, ma quell'immagine di prima mi ha eccitato e non poco. Scuoto la testa e mi butto in quella doccia fredda che soltanto un minimarket di provincia, alle 6 di sera, il 25 di agosto, può essere.
Mi dirigo subito verso il reparto frutta e verdura e infilo dell'insalata in un sacchetto di plastica, lo peso, e afferro anche un altro pacco di insalata già pronta. Vado verso le casse ma un momento prima di mettermi in coda mi accorgo di aver dimenticato il portafogli in macchina. Mi do dell'idiota da solo, mollo tutto in un frigo dei surgelati ed esco dal minimarket. Mentre vengo investito dall'ondata di calore incrocio la coppietta della panchina. Con un sorriso riconosco la minigonna bianca e ne approfitto per poterla guardare bene. È più giovane di quanto mi sembrasse da lontano. Le avevo dato una ventina d'anni, ma mi rendo conto che non ne ha più di 18. Per il resto era esattamente come mi aspettavo che fosse. Giovane, carina di viso, bel fisico, con un culetto che parlava, ulteriormente valorizzato da quella minigonna, e un gran bel paio di gambe. Insomma una perla davvero!
Degno lui di una mera occhiata, quel tanto che basta da confermarmi la ...
... veridicità del proverbio e li supero, ma non riesco a resistere: mi giro ancora una volta per ammirarla da dietro e godermi quella minigonna svolazzante, quando in quel preciso istante anche lei si gira a guardarmi e scoppia a ridere, intuendo la natura del mio sguardo, e girandosi subito dall'altra parte. Chiudo gli occhi e scuoto la testa "bravo Fra... Anche oggi sei riuscito a farti la tua figura di merda quotidiana" penso. Arrivo alla macchina e afferro il portafoglio dal cruscotto e torno indietro.
Cammino a passo svelto diretto nuovamente al minimarket, supero il tornello d’entrata e mi inoltro fra le corsie cercando di fare il più in fretta possibile.
All’improvviso mi fermo a metà movimento subito dopo aver superato la corsia dei gelati.
Ho lasciato l'insalata in quella successiva ma faccio un passo indietro.
Minigonna Bianca è lì davanti al frigo dei coni, un dito posato sulle labbra mentre cerca quello che piace a lei.
Mi guardo intorno ma il minimarket è pressoché deserto, e non vedo da nessuna parte il ragazzino con cui stava. Esito ancora un istante.
"Al diavolo... Io mi butto..." penso, e lasciandomi alle spalle ogni remora mi dirigo verso di lei.
La studio meglio, con un leggero sorrisetto sulle labbra il suo top scollato e l'assenza del reggiseno. Una seconda coppa C, direi a occhio.
Mentre cerco un modo per attaccare bottone ecco che lei me ne offre uno.
Finalmente ha scelto e trovato il gelato che voleva. Apre il frigo e si allunga ...