1. Vicenda aggrovigliata


    Data: 14/01/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io ero appena tornato a casa e mi rifugiai rapidamente nella mia stanza, per il fatto che non avevo nessuna voglia d�incontrare né d�ottenere approvazioni da parte dei servi. In quel preciso istante, infatti, ne fui persino entusiasta che nessuno di loro s�intrattenesse davanti al percorso che dall�atrio conduceva alle altre stanze. In quell�esatto momento io li avrei cacciati in malo modo, se soltanto li avessi incontrati o loro m�avessero richiesto la più incolore e insignificante delle domande.Per prima cosa mi lavai il viso, ero sufficientemente sudato, in quanto avevo camminato velocemente e in modo nervoso in quella calura dell�estate che s�avvicinava in maniera accanita e caparbia, donando ai marmi dei palazzi quella luce di ghiaccio. A quel punto gettai la veste per terra e versai dell�acqua nella bacinella di rame che adopero per i lavaggi, anche se di solito era Lea a prendersi cura e riguardo di quest�incombenza. La vecchia serva usava tessuti morbidi e spugne dei mari per detergere la stanchezza e allontanare il sudore dal mio corpo e dal mio viso, eppure in quel momento non avevo voglia di vedere nemmeno lei, la più affezionata, devota e fidata, lei che da sempre era ospite nella mia casa e costantemente al mio servizio, in quel modo mi presi cura da solo della faccenda, in quanto non ero più avvezzo da qualche tempo, vale a dire di me stesso.Mi versai da solo l�acqua con un mestolo lungo la schiena e sul petto ed ebbi un istantaneo refrigerio dell�acqua ...
    ... fresca spillata dall�orcio di terracotta, che ne conservava la temperatura sempre costante e gradevole anche nelle giornate più afose dell�estate, successivamente m�asciugai il sudore da quella persistente canicola con un asciugamano e portai addosso una vecchia veste, una di quelle che più di tutte mi era gradita e che preferivo in special modo, carica e impregnata di ricordi, di memorie, di contese e di giornate interminabili, ormai purtroppo deteriorata per essere adeguatamente indossata senz�essere catalogato né marcato come un miserabile e squattrinato individuo nella vita pubblica, però che io l�amavo per la sua vita e per le sue ferite ben impresse inflitte da un�esistenza costante, lunga e peraltro assai vissuta.Io al momento non ero più accaldato dopo il beneficio dell�acqua sulle carni, ma dentro di me ancora bollivo e fremevo di continuo. Lei lo aveva fatto nel modo più arrogante e vigliacco mandando un servo che gli era stato lasciato per le incombenze della casa, insieme alla casa stessa nel suo soggiorno abituale. Io conoscevo bene il servo e vedendolo arrivare rimasi in attesa che mi portasse una lettera con le condizioni e il prezzo del riscatto, o almeno che a voce mi portasse la risposta che attendevo, magari rinviando a un successivo incontro per la definizione finale della transazione, invece no. L�esclusiva informazione che bisognava svelarmi sarebbe stata una notizia d�una futura adunata a casa di entrambi, senza peraltro citare nessun accenno a ciò che io ...
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