Vicenda aggrovigliata
Data: 14/01/2019,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999
... commercio non è in alcun modo pensabile né possibile da realizzare� - finse di ricordare lui a malapena.�Tu che hai conosciuto bene la deliziosa Mouna, scegliendo di farne una regalia a Veronica proprio per le sue grazie e il suo piacere, ammetterai e converrai con noi che disunircene consisterebbe in una dannosissima, deplorevole e intollerabile lacuna, visto che non si trova un prezzo idoneo per le sue arti amorose, le sue carni fresche e la sua dedizione� - ridendo a sua volta stentatamente.Fu precisamente in quel momento che io compresi intuendo tutto, che la fuga di Mouna lungo la strada il giorno prima, avvenuta in modo sin troppo agevole ed elementare, era stata in realtà da loro architettata, facilitata e favorita, per prendersi coerentemente e maggiormente gioco, ritorsione e vendetta nei miei confronti. Fu allorché in quell�istante che decisi rapidamente, dato che né padre né figlia sarebbero tornati a destinazione e che avrei avuto Mouna in qualsiasi modo, anche abusando e approfittando del mio impiego onorifico e della mia supremazia. In fin dei conti, io non sarei stato certo il primo nobile né senatore a vedere ignorati e passati sotto silenzio per rispetto del titolo, per paura dell�influenza e della vendetta i suoi crimini o reati, giacché non sarebbe stato né il primo né probabilmente l�ultimo, poiché avrei escogitato, inventato e realizzato il modo per metterli in pratica.Io ero uscito da quella casa senza replicare, con lo stomaco irrigidito e ...
... notevolmente teso dalla rabbia, dallo sdegno e dall�umiliazione, sotto i loro sguardi che sapevo senza vedere essere visibilmente compiaciuti, soddisfatti e maligni del risultato del loro agire. Io avevo corso verso la mia casa, sudando e rendendo gocciolante la mia veste migliore, mentre adesso ero seduto con i piedi nell�acqua, dal momento che avevo versato lavandomi al suolo, mentre proprio in quel preciso istante mi sentii inerme, annichilito e smarrito di fronte all�ira, alla sconfitta e a quel tracollo sofferto e incassato.Adriana mi raggiunse mentre ero rannicchiato con la testa tenuta tra le mani, intanto che lacrime di disprezzo, di sdegno e di rabbia all�angolo degli occhi, che nemmeno loro rifiutandosi d�uscire si preparavano almeno a darmi un momentaneo sfogo. Io di riflesso trattai ingiustamente male persino Adriana, entrata nel frattempo senza che io nemmeno la chiamassi, giacché la respinsi bruscamente e nervosamente in malo modo. Lei non si dette per vinta e senza una parola slacciò la fibula d�argento scura che teneva chiusa la sua veste, lasciandola cadere al suolo in piedi davanti a me, attualmente nuda era davvero bellissima. Lei aveva i capelli sciolti, perché non si era premurata di legarli come desideravo fossero in mia presenza, sempre con la pelle coperta delle mille macchie piccole, il suo arcipelago di nei, sopra i quali io avevo perso gli occhi e le dita nell�amore, percorrendo rotte invisibili e cercando unendoli con la pressione delle dita, facendo ...