Richiamo sessuale perverso
Data: 16/01/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: miriana
... lì per lì mi fece credere in un suo ripensamento. “ Lei …, ” aveva appena accennato mentre io avevo incominciato a pomparlo con una tale lena che non riuscì a finire la frase, poi, aveva chiuso gli occhi e iniziato ad ululare di piacere, non senza rilasciare un fiume caldo nella mia bocca. Liquido che avevo tenuto in bocca, poi mi ero avvicinata a Giusi, le avevo aperto la sua e glielo avevo riversato dentro unendomi a lei in un bacio soffocante, se non l’avesse ingoiato. Suo padre, nel mentre, era stato fermo a guardarci mentre noi seguitavamo in quel bacio saffico interminabile, tanto era stato piacevole. Così, quando poi la trascinai letteralmente sul letto e le ordinai di fare a suo padre ciò che le avevo fatto io, lei ubbidì senza fare alcun commento. Vederla mentre lo succhiava a suo padre, anche se lui non si era ancora ripreso del tutto, per me era stato estremamente eccitante. Ma non era ancora ciò che io volevo vedere. “ Ora …, fatti prendere Giusi. Fatti fottere come ho fatto io con mio padre: voglio che lo prendi tutto dentro te, dai, su, sbrigati …! ” l’avevo stuzzicata, desiderosa di memorizzare la scena nella mia mente e richiamarla poi in quei momenti di intimità con me stessa. Per accelerare la cosa ero salita sul letto con lei, mi ero impossessata del membro di Riccardo, l’avevo succhiato un po’ irrorandolo con molta saliva, poi l’avevo puntato fra le gambe della mia amica che s’era messa in posizione; glielo avevo infilato dentro la vagina con un ardore ...
... tale da ricevere in cambio un altro portentoso orgasmo. E per fortuna aveva detto che lei non si sarebbe eccitata con un suo consanguineo. Quella puttanella della mia amica, non solo era eccitatissima mentre suo padre la sbatteva con la massima energia, ma addirittura lo incitava a perforarla, a metterla incinta, ed anche a fare di lei tutto quello che desiderava. Quello però che mi aveva infastidita ulteriormente era il suo continuo ripetere: “ Si papà. Dai papà. Forza papà. Prendimi papà! ” quando lui era da un po’ che la scopava in profondità massima. In un certo senso ero soddisfatta per avere raggiunto lo scopo che mi ero prefissa, ma nell’altro, ero tremendamente incazzata perché mi sentivo messa da parte. Mentre pensavo di andare via e lasciarli soli, Riccardo mi aveva fatto cenno di avvicinarmi, di adagiarmi su lui e di seguire i suoi colpi di reni mentre scopava sua figlia. Subito, mi parve un’idea balzana, ma comunque esaudii la sua richiesta. Mi ero distesa sui suoi glutei, piegavo le reni quando lui si sollevava dal corpo di Giusi e poi, l’aiutavo con il mio colpo di reni ad inserirsi dentro sua figlia con una potenza tale che avrei scommesso che avrebbe squarciato l’utero a Giusi. Invece, la santarellina, aveva nuovamente ululato in preda ad un ennesimo orgasmo, molto simile a quello che aveva assalito me, in contemporanea al godimento che aveva teso i muscoli a suo padre prima di sbrodarle dentro la vagina tutta la linfa che aveva di nuovo prodotto assaporando ...