1. Una Dea sul pianerottolo


    Data: 20/08/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu

    ... ordinato.�Tua lingua secca� disse la brasiliana, prendendo a sputare nella gola di Marta �Tieni. Buona la mia saliva. E ora leccami il culo��Sì, padrona� mormorò Marta, con la voce che le vibrava di eccitazione e riconoscenza.La donna si voltò, pose le ginocchia sullo schienale della poltroncina e le indirizzò in faccia il suo culo enorme. Con una mossa brusca afferrò il piccolo pareo che le circondava i fianchi e se lo strappò di dosso. Marta si tuffò letteralmente sulle sue chiappe, ciascuna di loro grandi almeno quanto la sua testa, e cominciò a riempirle di baci e colpi di lingua. Ma la brasiliana non si ritenne soddisfatta, evidentemente, così si voltò per metà e le afferrò la criniera con una mano.�Lecca!� esclamò, spingendo il viso di Marta prima sul suo culo e poi sui suoi talloni. Le piante dei suoi piedi non erano per niente pulite. Doveva aver camminato a lungo per casa scalza. Ciò nondimeno la lingua di Marta non esitò a leccar via la polvere depositatasi fra le dita e lungo le piante.Provo vergogna nel confessarlo, ma in quel momento uno strano calore mi pervase l�inguine. Non so perché ma provai eccitazione nell�osservare quella scena. Che cosa mi stava succedendo? Era l�ebbrezza di spiare in casa d�altri che mi stava facendo godere? Oppure provavo un sottile, inspiegabile piacere nel guardare mia sorella che si umiliava davanti a una sconosciuta?Mi scossi dal torpore nel quale stavo sprofondando e mi sollevai in piedi.�Basta!� mi dissi �Adesso entro e metto ...
    ... fine a questa cosa!�Un rumore come di passi dietro la porta mi fece desistere. La brasiliana non era sola, a quanto pareva. Corsi nel mio appartamento e mi chiusi dentro. Non so neppure per quale motivo scappai così. Un attimo prima ero lì, decisa ad entrare come una furia, e un attimo dopo stavo battendo in ritirata come una perfetta codarda. Ma non era certo quella la cosa più strana accaduta quel giorno.Attesi che mia sorella tornasse in casa -cosa che quel giorno avvenne ad un�ora piuttosto tarda- e a tavola, in presenza di nostra madre, feci finta di non aver niente da dire. Poi, in tarda serata, andai a trovare Marta nella sua stanza.�Come stai?� le chiesi.�Perché mi fai questa domanda?� domandò lei con occhi curiosi. Dal suo sorriso e dal comportamento che aveva tenuto a cena, nessuno avrebbe mai potuto sospettare che quella ragazza di poco più di vent�anni avesse leccato la figa di una donna quasi cinquantenne solo poche ore prima.�Oh, per nessun motivo in particolare. E� che stamani, mentre andavo in facoltà, ho sentito di nuovo quello strano odore provenire dall�appartamento dei vicini� dissi �Dovrebbero dirglielo che il regolamento condominiale vieta di recare disturbo agli altri condomini con suoni o odori molesti��Non è un odore molesto� si affrettò a rispondere Marta �E comunque non capisco che fastidio ti dia��Mi sembrava che non piacesse neppure a te��Ho cambiato idea� rispose Marta �Si vede che ci ho fatto il naso��Ah, certo� risposi �E i vicini? Che te ne ...
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