1. Una Dea sul pianerottolo


    Data: 20/08/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom, Fonte: RaccontiMilu

    ... contrazione, e la sua stretta divenne più serrata. Le sue gambe si avvicinarono, schiacciandomi il busto all�altezza del seno. Mi ritrovai bloccata, la pressione mi stava togliendo il respiro. Un attimo di dolore, poi il suono di una scorreggia mi esplose nei timpani e un flusso di aria calda e asfittica mi arrivò direttamente in bocca.Laetitia mi lasciò respirare i suoi gas intestinali, e dal tremolio del suo corpo capii con chiarezza che stava ridendo di quanto era appena accaduto. Poi la tensione si allentò e il suo corpo sembrò ritrovare la quiete. Soltanto allora la signora si rilassò. Le sue gambe mi lasciarono il petto e la sua mano si staccò dai miei poveri capelli disfatti.�Spostati, puttana� mi ordinò la padrona.Indietreggiai fino al margine dello scendiletto e attesi nuove istruzioni. Laetitia si mise a sedere sul letto, incrociò le gambe sul materasso e mi osservò per qualche secondo senza parlare. I suoi occhi erano neri e lucidi come gemme di ossidiana. Mi scrutarono dentro e mi rivoltarono l�anima. Lei sorrise beffarda, allungò una gamba e mi sfiorò il viso con un piede.�Bacialo� disse.Io, senza che nessuno me lo ordinasse, glielo leccai.�Anche l�altro, tieni�La doravo. La amavo. Quei piedi grandi e non più perfetti, con qualche callo qua e là e la pelle dei talloni screpolata, erano la cosa più bella che avessi mai visto. Li assaporai centimetro per centimetro. C�era della polvere sulle piante? Non importava. Anzi, sarei stato io stessa a rimuoverla, così ...
    ... come il mio ruolo di schiava obbediente imponeva.Mi permise di continuare così per qualche minuto e alla fine mi volle ricompensare.�Vieni qui� ordinò �Apri la bocca�La spalancai e lei ci sputò dentro tre volte. Tenni in bocca la sua saliva finché non mi consentì di deglutire, dopodiché bevvi la mia padrona.�Tua sorella mi è piaciuta fin da subito. E� una puttanella piccola�proprio quello di cui avevo bisogno per mia casa. E� la mia serva già da una settimana, lo sai? Tu e tua madre pensate che lei vada in giro con amiche, ma non è così. Viene in casa mia a lavare pavimenti, fare bucato, spazzare, stirare, rammendare calzini�Tu, invece, mi servirai per un altro scopo. Sarai il mio regalo��Non compresi a cosa si stesse riferendo, ma in quel momento della sorte di mia sorella non mi importava quasi nulla. Tutt�altro. Ero gelosa marcia. Marta era stata la schiava della signora Laetitia per una settimana intera e io non ne sapevo nulla!La padrona si alzò in piedi, raggiunse i suoi indumenti sparpagliati sul pavimento e li indossò. Sotto la gonna vi era un collare e un guinzaglio. Mi appose al collo il primo e assicurò al gancetto l�altro, poi mi strattonò per condurmi verso l�ingresso. La seguii a quattro zampe come una cagna fedele, e solo allora avvertii dei rumori provenienti dal tinello.Chi poteva esserci di là?Non dovetti attendere molto, per scoprirlo. Mia sorella e i figli della signora Laetitia sembravano attendere solo noi. La scena che mi si presentò davanti fu ancor più ...
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