Aiutare un amico
Data: 21/01/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: nh-paul
... doveva fare qualcosa.
“A che pensi?”
“La vuoi sapere una cosa? Stai lontano dalle donne!”
“E perché?” chiese lui che conosceva bene la risposta.
“Io e Gianna eravamo certi che andasse tutto bene fra noi, poi, per una puttanata che ho detto… è scoppiato il finimondo!”
“Che le hai detto?”
“Non mi va… lascia perdere…”
Gli si fece più vicino e con il cuore in gola gli sfiorò la spalla: “Se ne parli, forse non ti sembrerà così grave!”
“No… È una stronzata…”
“Come vuoi!” e finse disinteresse, mentre avrebbe dato dieci anni di vita per sapere.
“Giovedì” disse Carlo improvvisamente “quello stronzo di mio cugino mi ha dato un videocassetta porno” e finalmente si spiegava “l’ho detto a Gianna, lei non voleva, ma poi l’ho convinta e la sera l’abbiamo guardata insieme… io e Gianna… qua non c’era nessuno. E insomma, sai come succede, no?”
“Si… l’immagino…” ma non lo sapeva per niente, anche se quando Carlo si portava a casa la ragazza, lui quelle ore le trascorreva gironzolando là sotto, un po’ folle di gelosia, in attesa che l’amico finisse, riaccompagnasse quella stupida e loro potessero incontrarsi più o meno per caso.
“Pensavo che fosse la solita cassetta, per questo l’avevo convinta a guardarla. Non che ce ne fosse bisogno…” sorrise amaramente Carlo.
“Figurati…”
“Cominciamo a guardarla e poi arriva una scena che mi fa arrapare davvero! Una cosa… insom-ma, io le dico ‘Dai, facciamola noi!’ e lei s’incazza, dice che sono un porco, uno ...
... stronzo. Urla! Cerco di calmarla. La prego di dimenticare qualunque cosa le abbia chiesto ed io me lo dimentico davvero, ma lei no! Decidiamo di andarcene… per quella sera non si fa niente, ma non me ne frega un cazzo! E poi in strada riprende il discorso e mi dice che sono un pervertito e, parola dopo parola, mi manda a fare in culo. Più o meno in questo modo…”
“Forse è meglio così.”
“Perché? Che cazzo dici?”
“Meglio che tu abbia saputo subito con chi avevi a che fare. Pensa se la cosa fosse andata avanti… se vi foste sposati…” buttò là Piero, tremando all’idea che Carlo potesse un giorno pensare di sposarsi davvero.
“Tu vedi sempre il lato peggiore delle cose… oppure quello migliore… stronzo!”
E gli dette una gomitata, mentre scoppiavano a ridere.
‘Finalmente’ pensò Piero che aveva appena avuto una bella idea.
“Ehi… Carlo… cos’era stato a farla incazzare?” chiese tremando per l’emozione, pensando che doveva per forza fosse qualcosa di arrapante. Arrossì violentemente e sperò che l’altro non vi badasse.
“No, non è… cioè è una cosa un po’ imbarazzante. Niente di brutto, ma evidentemente non era per lei. Né per me… ma non ne voglio parlare!”
Rimase un po’ deluso dalla risposta, ma conosceva abbastanza l’amico per sapere che per il momento non gli avrebbe cavato altro di bocca. Si alzò dandogli una pacca e attese che se ne andassero gli ultimi ospiti. Era normale che restasse là per ultimo, ma quella sera aveva un motivo in più.
Non attese molto e quando ...