1. Aiutare un amico


    Data: 21/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: nh-paul

    ... l’ultima coppia ebbe lasciato la casa, dopo che ebbero chiuso la porta, non perse tempo:
    
    “Allora… ce l’hai ancora quella cassetta?”
    
    “Eh? Quale? Oh… quella… si!”
    
    “Dai, guardiamola!”
    
    “No! Non voglio che nessuno la veda!”
    
    “Ehi… e che vuoi che sia? Non ci sarà dentro niente di orribile. Solo un cosa un po’ bizzarra che ti ha fatto arrapare. L’hai detto tu stesso, no?”
    
    “No, non voglio che si sappia in giro!”
    
    “Allora devo pensare che sia una cosa davvero brutta… e tu non vuoi dirmela! Ma non ci deve essere niente che tu non puoi dirmi… lo sai!” insisté Piero, facendo leva sulla confidenza di sempre.
    
    “Va bene, va bene, va bene! E poi è meglio che lo sappia almeno tu!” e se lo tirò dietro nella sua stanza. Prese dietro ad una fila di libri un involucro nero e tirò fuori la cassetta. La infilò nel videoregistratore e la fece riavvolgere.
    
    Quando la cassetta partì, Piero capì che si trattava di una di quelle produzioni amatoriali, con figure spesso sfuocate e una musica stridula che Carlo eliminò immediatamente, lasciando, quindi le sole immagini a descrivere tutto il suo imbarazzo. Il video mostrava un uomo giovane e molto atletico che si aggirava nervoso nella camera, con indosso solo dei jeans. C’era anche una donna alta, nuda, seduta in una poltrona che pareva spazientita. Ad un certo punto si rivolse irata all’uomo. La risposta, forse delle scuse, non la soddisfecero, perché s’alzò, l’afferrò per un braccio e letteralmente lo mandò a finire contro ...
    ... la poltrona. Lo fece chinare sulla spalliera e gli sfilò la cintura dai pantaloni. Ora lui pareva spaventato. Lei sbottonò i jeans che gli caddero ai piedi, denudandolo. L’uomo non indossava le mutande. Lei allora cominciò a colpirlo con la cinghia, fino a rendergli il sedere rosso. Non c’era sonoro, ma si capiva che l’uomo urlava ad ogni cinghiata.
    
    In quel film c’era poca finzione e molta realtà, pensò Piero, quasi giustificando l’imbarazzo della ex fidanzata di Carlo improvvisamente l’uomo si voltò con rabbia e saltò addosso alla donna, l’aggredì prendendola per le spalle. Finirono per terra, lottarono. Erano lui sopra, lei sotto e lui la stava chiaramente violentando, perché, si capiva più che vederlo, che l’aveva forzata ad un rapporto anale. La disperazione di lei era abbastanza reale.
    
    Ma non era finita, perché stancatosi di quella posizione, le si sfilò, la fece inginocchiare davanti a sé e le impose di succhiargli l’uccello. Poi se la tirò verso la poltrona e, sedutosi, se la mise sopra pene-trandola, stavolta dalla parte giusta.
    
    Quello era decisamente il video di uno stupro.
    
    A quel punto Carlo, che era diventato rosso come un peperone ed era chiaramente a disagio, bloccò la cassetta e la fece riavvolgere.
    
    “Questo è tutto!” disse con voce strozzata “Non so come va a finire e non lo voglio sapere… comunque, adesso sai il mio segreto…” aggiunse con voce teatrale, tentando anche di sorridere, ma non gli riuscì bene.
    
    “E a te… a te è piaciuta questa ...