175 - Desirè, il medico, la cognatina e il cognatino
Data: 21/01/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Lesbo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... presentandosi come Massimiliano, dicendomi poi che tutti lo chiamavano confidenzialmente Max.Quel viaggio e quella vacanza fu il viatico per conoscere meglio il professor Ferrari.Il giorno seguente mi svegliai molto presto, aprii la grande finestra e scostai le persiane, l�alba stava per nascere ed era preannunciata da un bagliore all�orizzonte che illuminava il cielo. Mi infilai il vestitino, che indossavo il giorno prima, sul mio corpo nudo, scesi le scale in punta di piedi ed una volta giunta a pian terreno, mi avvicinai alla porta che dava all�esterno, girai la chiave nella toppa e, dopo essere scesa dai tre scalini, poggiai i piedi sul rumoroso acciottolato dello spiazzo antistante la casa. Respirai a pieni polmoni l�aria fresca e carica di iodio che, profumata, proveniva dal mare. Lo sciabordio leggero della risacca che si perdeva dentro ai fini granelli di sabbia e l�alba che mi vedeva seminuda lasciarmi accarezzare dalla leggera brezza, mi diedero fortemente il desiderio di un uomo, un uomo che mi carezzasse e che mi lisciasse i capelli biondi, sussurrandomi dolcissime frasi colme d�amore. Percepii dietro di me una presenza e poi le mani di Dino Ferrari si poggiarono sui miei fianchi e mi fecero sobbalzare���Buongiorno Desirè, come mai di mattina presto qui fuori�..�Brividi strani e intensi percorsero il mio corpo, al contatto delle sue mani forti e decise.�E� meraviglioso qui, quest�aria mi conquista, questa casa mi conquista, tutto qui è incantevole e affascinante, ...
... sono momenti che non scorderò mai durante tutta la mia vita.��Ha ragione, è incantevole il posto e se lo lasci dire, lei è bellissima e la sua presenza arricchisce ulteriormente questo panorama mozzafiato e arricchirebbe certamente qualsiasi altro panorama al mondo�..�Feci un giro su me stessa e lui mi fu di fronte a stretto contatto, mi guardò fissa negli occhi e poi mi disse���Venga con me, le faccio vedere un angolo che è una delle sette meraviglie del mondo�..�Mi porse il braccio ed io ci infilai il mio, al suo fianco mi sentivo una regina, mi condusse lungo un viottolo che scendeva verso sinistra, ci trovammo sopra ad un balconcino attorniato da una balconata in mattoni, sotto, la collina verde e rigogliosa e, ai piedi di questa collina, una caletta e una spiaggetta privata. Attorno, rocce che la racchiudevano a ferro di cavallo e ne celavano l�esistenza dalla vista di chiunque altro�.�Desirè, vuole scendere ancora??�Lo guardai negli occhi, lessi dentro a quelle pupille scure, una serie di sentimenti e di emozioni fortissime, come soggiogata da lui gli dissi�..�Si, come vuole lei��..�Aprì un cancelletto al fondo della balconata in mattoni e percorremmo almeno una cinquantina di scalini in cemento, quindi approdammo sulla minuscola spiaggia.Nella parte che dall�alto non si vedeva c�era una specie di grotta e all�interno si trovavano delle sdraio e degli ombrelloni, tutti avvolti diligentemente in sacchi di nylon trasparente. Lui mi fu vicino, molto vicino, le sue braccia ...